I minorenni che vivono in Cina dovranno dire addio alle notti insonni, trascorse davanti ai videogame. Alle 22, infatti i dispositivi si spegneranno e non ci sarà modo di continuare a giocare. Un sistema di riconoscimento facciale stabilirà l’età della persona che usa lo strumento e se maggiorenne, ne consentirà l’utilizzo, in caso contrario lo costringerà ad andare a letto.
Videogame, il motivo del divieto
Non è un film, ma come riportato da Gamespot e Bbc, una delle novità introdotte da Tencent, casa di produzione videoludica fra le più note in Oriente. L’obiettivo è assicurarsi che i giovani rispettino le indicazioni di Pechino riguardo le corrette abitudini dei ragazzi. Dal 2019, il governo ha introdotto restrizioni tra le 22 e le 8 del mattino, da applicare in base all’età. Inizialmente queste prevedevano esclusivamente l’impossibilità di effettuare acquisti tramite app, adesso però si sono ridotte ulteriormente le maglie.
La stretta delle autorità cinesi è supportata dal convincimento che comportamenti criminali e problemi di salute fisica e mentale siano dovuti all’eccessivo tempo speso su smartphone e, in generale, dispositivi tecnologici. Anche l’Organizzazione mondiale della sanità, d’altronde, nel 2018 ha formalmente riconosciuto la dipendenza da gioco.
Videogame, scatta la ronda di mezzanotte
Il nuovo piano di Tencent, ribattezzato Ronda di mezzanotte – come accennato – prevede uno screening facciale del gamer, in modo da accertarne l’identità: se si tratta di un minore, il gioco passerà automaticamente in modalità offline, impedendogli di proseguire. Eludere il controllo? Praticamente impossibile: chiunque si rifiuta di sottoporsi al test viene considerato minorenne e quindi non autorizzato a giocare. L’intelligenza artificiale, inoltre, è a prova di trucchi, almeno per il momento. Per effettuare le verifiche e garantirne la massima efficacia, infatti, è stata collegata a un database di dati personali. Complicato, tuttavia, importare il sistema in Europa. Se in Cina la pratica del riconoscimento facciale è oggetto di critiche, ma viene comunque usata, in occidente sbatterebbe sulla disciplina che tutela la privacy.