Dal primo di luglio fino alla seconda metà di settembre, a Gallipoli, località turistica della Puglia, sarà vietato girare in costume «su Corso Roma e nel centro storico, ad eccezione delle aree balneabili» così come non saranno accettati abiti discinti, oltre che nel centro, anche nei locali e negli uffici pubblici dove «sarà vietato l’ingresso in abbigliamento poco decoroso, significatamente in costume da bagno, a torso nudo, in pantaloncini e in canotta». L’obiettivo del Comune è quello di garantire il decoro per le strade della città salentina. Coloro che non rispetteranno le regole riceveranno una sanzione pecuniaria che varia da 25 a 150 euro.

Le dichiarazioni del sindaco di Gallipoli sul divieto di girare in costume
Il primo cittadino di Gallipoli, Stefano Minerva, ha affermato, in merito al divieto, che si tratta di una «semplice norma di decoro» che dovrebbe servire ad arginare quei comportamenti che vengono vissuti dalla comunità come contrari all’ordine e alla decenza. Il documento parla infatti di «segnalazioni pervenute da parte di cittadini e turisti anche negli anni precedenti che lamentavano situazioni idonee a compromettere il pubblico decoro». Per non incappare in una multa basterà semplicemente indossare una maglietta o un copricostume decoroso. A vigilare sul rispetto delle norme, vi saranno gli agenti della polizia locale. L’ordinanza rientra nelle misure per «la tutela ed il miglioramento della civile convivenza e della decorosa vivibilità degli spazi pubblici».
Stretta del comune sugli accampamenti e sui campeggi selvaggi
Il comune non si è limitato solo al vestiario, ma ha esteso la stretta anche al decoro urbano: No dunque a bivacco, accampamento e campeggio al di fuori delle aree destinate e dedicate. Imposto anche un limite ai rumori molesti notturni, ad iniziare dalla musica diffusa nei locali, che, a mezzanotte, dovrà cessare, salvo nella settimana dal 7 al 16 agosto, quando le emissioni acustiche saranno consentite per un’ora in più.