Mercoledì 14 giugno 2023 presso il Duomo di Milano verrà dato l’ultimo addio a Silvio Berlusconi, morto ieri mattina all’ospedale San Raffaele di Milano. Si tratterà di funerali di Stato, un onore che la normativa concede a determinate personalità del mondo politico e non solo. Vediamo cosa sono, come funzionano e a chi spettano.
Cosa sono e a chi spettano i funerali di Stato
Come specificato dalla legge, le esequie di Stato spettano ai Presidenti degli organi costituzionali, anche dopo la cessazione del loro mandato, e ai ministri deceduti durante la permanenza in carica. Con “Presidenti degli organi costituzionali” si intendono i Presidenti della Repubblica, del Senato, della Camera, del Consiglio dei Ministri e della Corte Costituzionale. I funerali di Stato possono inoltre essere resi, su delibera del Consiglio dei Ministri, a personalità che abbiano offerto particolari servizi alla Patria, a cittadini che abbiano illustrato la Nazione, a cittadini caduti nell’adempimento del dovere o a vittime di azioni terroristiche o di criminalità organizzata.
Di recente, per esempio, sono stati disposti per Luca Attanasio, morto nel 2021 in un agguato in Congo, e per Roberto Maroni, ex ministro dell’interno nel governo Berlusconi I.
Va specificato che, anche se determinati di diritto dalla legge, la famiglia del defunto può decidere di rinunciare ai funerali di Stato e optare per una cerimonia privata o comunque senza le esequie statali. Negli ultimi trent’anni quest’ultima è stata la scelta che, nel caso di ex premier, è andata per la maggiore. I familiari di Giovanni Goria (1994), Bettino Craxi (2000), Giulio Andreotti (2013), Emilio Colombo (2013), Ciriaco De Mita (2022), Francesco Cossiga (2010) e Carlo Azeglio Ciampi (2016) hanno infatti deciso di dire addio al loro caro senza esequie di Stato. Sono dunque tre gli ex presidenti del Consiglio, nel periodo preso in esame, per cui sono stati celebrati i funerali di Stato, ovvero Giovanni Spadolini (1994), Amintore Fanfani (1999) e Giovanni Leone (2001).
Come funziona la cerimonia
L’ufficialità della cerimonia funebre prevede una procedura ben precisa. Il feretro del defunto, a cui vengono resi gli onori militari all’ingresso e all’uscita, è contornato da sei Carabinieri in alta uniforme (o appartenenti allo stesso corpo dello scomparso). È prevista inoltre la presenza di un rappresentante del governo, un’orazione commemorativa ufficiale e altri adempimenti eventualmente disposti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.