Fratelli Bianchi, Marco picchiò un giovane africano prima di uccidere Willy
Il ragazzo sarebbe stato aggredito per aver fatto degli apprezzamenti su una ragazza
Il processo a carico di Marco Bianchi per il presunto pestaggio di un 22enne a Velletri viene ancora rimandato. Il giovane sarebbe stato picchiato dopo aver fatto un complimento nei confronti di una ragazza.

Il pestaggio di Marco Bianchi a un giovane di 22 anni
Marco Bianchi è imputato per aver picchiato un uomo originario del Gambia a Velletri prima di commettere l’omicidio di Willy Monteiro Duarte. Come riporta il giornale La Repubblica il processo per il pestaggio del giovane africano ha subito un altro posticipo.
Il presunto pestaggio potrebbe risalire a maggio 2018 e la vittima sarebbe un ragazzo originario del Gambia. Stando a quanto ricostruito in sede d’indagine il pestaggio è avvenuto in piazza Giuseppe Garibaldi, secondo l’accusa il ventiduenne gambiano avrebbe rivolto un complimento nei confronti di una ragazza, scatenando la rabbia degli imputati. Insomma, un altro episodio che evidenzia la violenza alla quale sono abituati i Fratelli Bianchi, coinvolti qualche settimana fa in un caso di maltrattamenti su animali.

L’ergastolo ricevuto per l’omicidio di Willy
Il pestaggio al 22enne gambiano sarebbe avvenuto circa due anni prima dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo di 22 anni di Paliano ucciso di botte a Colleferro, per il cui quattro persone sono finite a processo. Marco Bianchi che si trova rinchiuso nel carcere Mammagialla di Viterbo, insieme a suo fratello a luglio sono stati condannati in primo grado all’ergastolo. Oltre ai fratelli Bianchi, sono stati accusati per omicidio anche Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, condannati in primo grado rispettivamente a ventitré e ventuno anni.
I giudici della Corte d’Assise hanno rivelato i dettagli della sentenza, affermando che gli imputati «avevano la percezione del concreto rischio che attraverso la loro azione Willy potesse perdere la vita, e nondimeno hanno continuato a picchiarlo». Chissà se ora si aggiungeranno altre condanne per questo caso di aggressione o se tutto finirà nel dimenticatoio.