Frankenstein Junior torna nei cinema. Dal 27 febbraio all’1 marzo in molte sale italiane si terrà la “Frankenstein Junior Night” per prepararsi al 50esimo anniversario del capolavoro di Mel Brooks che cadrà proprio nel 2024. Tre serate speciali dove gli spettatori potranno presentarsi vestiti come gli indimenticabili protagonisti del film e rivivere sul grande schermo le scene entrate nella leggenda. Nelle sale italiane che aderiranno, tra l’altro, saranno disponibili materiali visuali per scattare selfie accanto al poster celebrativo e speciali allestimenti a tema.
Sui social contemporaneamente è stato lanciato l’hashtag #FrankensteinJuniorNight collegato ad un challenge per mettere in atto le scene più famose del film.

Frankenstein Junior torna al cinema
Il film, ritenuto un capolavoro della comicità e della creatività, è un grande contenitore nel quale Mel Books ha inserito le migliori citazioni e i miglior riferimenti agli horror originali degli anni 30, costruendo numerose scene e personaggi che richiamano esplicitamente sequenze dal Frankenstein di James Whale ma anche de Il figlio di Frankenstein e La moglie di Frankenstein.
Film cult senza tempo e capolavoro del divertimento, Frankenstein Junior vede protagonisti personaggi entrati a pieno titolo nell’immaginario collettivo: il geniale Gene Wilder nei panni del Dottor Frankenstein, il gobbo Igor reso immortale da Marty Feldman, la terribile e innominabile Fraü Blucher interpretata da Cloris Leachman, la creatura – mostro portata in scena dall’immenso Peter Boyle, e Madeline Kahn in Elizabeth.
Il film è stato candidato a due premi Oscar come migliore sceneggiatura non originale a Mel Brooks e Gene Wilder e miglior sonoro a Richard Portman e Gene S. Cantamessa.
Dieci curiosità sul film
- Il laboratorio del dottor Frankenstein è stato ricostruito con gli stessi macchinari utilizzati nel “Frankenstein” originale del 1931. Mel Brooks riuscì a rintracciare il creatore, Ken Strickfaden, che li aveva conservati nel suo garage.
- La sequenza iniziale è un omaggio a Quarto potere di Orson Welles che viene citato all’inizio del film, con il castello inquadrato in lontananza e la cinepresa che si avvicina lentamente a una finestra con una luce accesa.
- La gag della gobba semovente di Igor fu un’idea di Marty Feldman che spostò la protesi di nascosto per diversi giorni fino a quando gli altri membri del cast se ne accorsero.
- Gli Aerosmith hanno scritto Walk This Way ispirandosi alla battuta che Igor rivolge al dottor Frankenstein durante il loro primo incontro alla stazione («Segua i miei passi»).
- Gene Wilder ha affermato che questo è il film preferito tra tutti quelli che ha realizzato.
- Il cast, e specialmente Mel Brooks, si è divertito così tanto ed era così contrariato quando le riprese principali erano quasi terminate che Mel ha aggiunto appositamente delle scene per continuare a girare.
- La scena che ha richiesto il maggior numero di riprese per essere girata è stata quella in cui Igor morde la stola di volpe di Elizabeth. Il motivo era che, ogni volta che lo faceva, gli rimaneva un pezzo di pelo in bocca, scena che faceva ridere istericamente gli altri attori e attrici.
- Gene Wilder scoppiava a ridere costantemente durante le riprese. Alcune scene sono state ripetute fino a quindici volte prima che Wilder potesse finalmente recitare con una faccia seria.
- La performance di Gene Wilder nei panni del Dr. Frederick Frankenstein è al nono posto nella classifica delle 100 migliori interpretazioni di tutti i tempi di Premiere Magazine.
- L’orologio suona tredici volte all’inizio del film.