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Francia, sciopero generale contro la riforma delle pensioni

Seconda giornata di mobilitazione in Francia contro l’innalzamento dell’età pensionabile a 64 anni. Cortei previsti a Parigi, si temono i gilet gialli. Scuole chiuse e trasporti in tilt.

31 Gennaio 2023 11:2831 Gennaio 2023 14:58 Redazione
Francia, sciopero generale contro la riforma delle pensioni

Nessuna apertura e nessun compromesso alla riforma previdenziale del governo Borne che alza l’età pensionabile da 62 a 64 anni. Dopo i 2 milioni di manifestanti scesi nelle piazze francesi il 19 gennaio, oggi i sindacati tornano in piazza lanciando la seconda fase della protesta.

Scuola sulle barricate, occupazioni nelle università

Scuole, trasporti pubblici, centrali elettriche, raffinerie. Sono molti i settori che aderiscono allo sciopero del 31 gennaio. I sindacati della scuola prevedono il 50 per cento di adesione tra gli insegnanti di ogni grado, dalla materna al liceo. Nella Capitale sono chiusi un centinaio di istituti delle primarie e 200 delle superiori. Anche le università hanno risposto all’appello. Come riferiscono i sindacati studenteschi sono in corso cinque occupazioni nei campus di Sciences Po a Parigi, Sciences Po a Rennes, Tolbiac dell’Università di Paris 1 Panthéon-Sorbonne e le università di Grenoble e Strasburgo. Nei giorni scorsi altre occupazioni a Strasburgo e nel campus Condorcet di Parigi erano state interrotte dalla polizia.

Trasporti in tilt, adesione quasi totale nelle raffinerie

Giornata nera anche per i trasporti. Nella regione parigina, secondo la società di trasporto pubblico RATP, il traffico di metro e treni regionali (la Rer) subirà gravi interruzioni. In funzione solo un Tgv su tre, fermi gli intercity. Alta se non totale l’adesione anche nelle raffinerie e nei depositi di carburante del Paese, dalla Normandia a Feyzin (Rodano) e Donges (Loira-Atlantico). Stando ai dati della CGT, la Confédération générale du travail, negli impianti di TotalEnergies l’adesione va dal 75 al 100 per cento).

🔴Énorme mobilisation à #Marseille contre la #ReformeDesRetraites dans le cadre de la #greve31janvier.

📽️ @realmarcel1 #GreveGenerale31janvier #GreveGenerale #StopReformeRetraites pic.twitter.com/rE6UfMR7JO

— Peuple Révolté (@PeupleRevolte) January 31, 2023

Mélenchon attacca la «casta e il suo governo»

Dopo la grande manifestazione del 19 gennaio, il governo ha deciso di tirare dritto inasprendo i toni. Mentre il 72 per cento dei francesi si dice contrario al testo, (il 68 per cento degli elettori di Emmanuel Macron si è detto favorevole) la prima ministra Elisabeth Borne ha definito il limite dei 64 anni «non più negoziabile». Lunedì, l’Assemblea nazionale ha dato il via ai dibattiti in commissione sul progetto di riforma. Circa 5 mila gli emendamenti ritenuti ricevibili sugli oltre 7 mila presentati soprattutto da Nupes. Non a caso il leader insoumis Jean-Luc Mélenchon ha twittato non senza un pizzico di retorica: «Questo non è un giorno qualunque. È il giorno del pieno sole del popolo. Che difende il suo diritto a un’esistenza umana contro la casta e il suo governo».

Ce jour n'est pas un jour ordinaire.
C'est le jour du plein soleil du peuple. Il défend son droit à une existence humaine face à la caste et à son gouvernement. #greve31janvier

— Jean-Luc Mélenchon (@JLMelenchon) January 31, 2023

Al corteo di Parigi attese fino a 100 mila persone, si teme per i gilet gialli

Secondo fonti interne alla Questura di Parigi, al corteo di oggi sono attese tra le 70 mila e le 100 mila persone. L’appuntamento è alle 14 a Place d’Italie per poi continuare su Place Vauban e Montparnasse. Secondo la stessa fonte, i servizi di sicurezza prevedono la partecipazione di gilet gialli – da 1.000 a 2 mila – di cui tra i 200 e i 400 ritenuti radicali. Quattromila gli agenti che seguiranno la manifestazione.

La sindaca di Parigi Anne Hidalgo chiude il municipio in solidarietà al movimento

La sindaca socialista di Parigi Anne Hidalgo ha chiuso il municipio in solidarietà ai manifestanti.  «Questa “riforma” è una regressione ingiusta e brutale», ha scritto su Twitter. «Di fronte alla distruzione sistematica delle nostre conquiste sociali, non rassegniamoci mai! Oggi, come domani, restiamo mobilitati. In solidarietà con il movimento sociale, il municipio è ora chiuso al pubblico».

Cette «réforme» est une régression injuste et brutale. Face à la destruction systématique de nos conquêtes sociales, ne nous résignons jamais ! Aujourd'hui, comme demain, restons mobilisés.

En solidarité avec le mouvement social, l'Hôtel de Ville est aujourd'hui fermé au public. pic.twitter.com/NQpvXBWY2Z

— Anne Hidalgo (@Anne_Hidalgo) January 31, 2023

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