A Saint-Laurent-sur-Sévre, piccola cittadina francese della regione occidentale della Vandea, è stato ucciso un prete di 60 anni, Olivier Maire. Il presunto assassino, secondo quanto riporta Le Figaro un rifugiato del Ruanda, ha già confessato, presentandosi spontaneamente alla gendarmeria di Mortagne-sur-Sévre. Si tratterebbe di Emmanuel Abayisenga, quarantenne già conosciuto alle forze dell’ordine essendo stato indagato nel 2020 per il rogo della cattedrale di Nantes, avvenuto a luglio di quell’anno. Il sacerdote lo aveva accolto in attesa del processo.
Sulla vicenda è intervenuto il ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin, già arrivato sul posto. Un «assassinio drammatico, tutto il mio sostegno ai cattolici del nostro Paese», ha scritto su Twitter. Poco dopo, Darmanin ha risposto sempre sui social a Marine Le Pen del Rassemblement National, che aveva puntato il dito contro il ministro per non aver fatto il necessario per espellere l’autore dell’omicidio, nonostante fosse clandestino e già conosciuto alle forze dell’ordine: «Madame le Pen fa polemica senza conoscere i fatti: questo straniero non poteva essere rimpatriato, nonostante il suo ordine di espulsione, perché ancora sotto il controllo dell’autorità giudiziaria».
Quelle indignité ! Plutôt que de dire sa compassion aux catholiques qui ont accueilli ce meurtrier, madame le Pen polémique sans connaître les faits : cet étranger n’était pas expulsable malgré son arrêté d’expulsion tant que son contrôle judiciaire n’était pas levé. https://t.co/eZh3r4OdJr
— Gérald DARMANIN (@GDarmanin) August 9, 2021