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Francia, prete ucciso in Vandea. L’assassino ha confessato

Nella cittadina di Saint-Laurent-sur-Sévre un rifugiato ruandese di 40 anni, autore dell’incendio della cattedrale di Nantes nel luglio 2020, ha ucciso il sacerdote Olivier Maire.

9 Agosto 2021 15:369 Agosto 2021 16:05 Redazione
Un rifugiato ruandese ha confessato di aver ucciso il sacerdote Olivier Maire. Nel 2020 causò l'incendio della cattedrale di Nantes.

A Saint-Laurent-sur-Sévre, piccola cittadina francese della regione occidentale della Vandea, è stato ucciso un prete di 60 anni, Olivier Maire. Il presunto assassino, secondo quanto riporta Le Figaro un rifugiato del Ruanda, ha già confessato, presentandosi spontaneamente alla gendarmeria di Mortagne-sur-Sévre. Si tratterebbe di Emmanuel Abayisenga, quarantenne già conosciuto alle forze dell’ordine essendo stato indagato nel 2020 per il rogo della cattedrale di Nantes, avvenuto a luglio di quell’anno. Il sacerdote lo aveva accolto in attesa del processo.

Sulla vicenda è intervenuto il ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin, già arrivato sul posto. Un «assassinio drammatico, tutto il mio sostegno ai cattolici del nostro Paese», ha scritto su Twitter. Poco dopo, Darmanin ha risposto sempre sui social a Marine Le Pen del Rassemblement National, che aveva puntato il dito contro il ministro per non aver fatto il necessario per espellere l’autore dell’omicidio, nonostante fosse clandestino e già conosciuto alle forze dell’ordine: «Madame le Pen fa polemica senza conoscere i fatti: questo straniero non poteva essere rimpatriato, nonostante il suo ordine di espulsione, perché ancora sotto il controllo dell’autorità giudiziaria».

Quelle indignité ! Plutôt que de dire sa compassion aux catholiques qui ont accueilli ce meurtrier, madame le Pen polémique sans connaître les faits : cet étranger n’était pas expulsable malgré son arrêté d’expulsion tant que son contrôle judiciaire n’était pas levé. https://t.co/eZh3r4OdJr

— Gérald DARMANIN (@GDarmanin) August 9, 2021

L’incendio della cattedrale di Nantes

Il 18 luglio 2020 Abayisenga, da otto anni in Francia, confessò di aver appiccato il fuoco alla cattedrale di Nantes, luogo in cui lavorava come volontario. Le fiamme distrussero completamente l’organo centrale, frantumarono le vetrate e annerirono gli interni della chiesa, risalente al XV secolo. Poco dopo l’episodio, Abayisenga confessò di essere stato l’autore dell’incendio e di averlo fatto perché esasperato. Non riuscendo a rinnovare il visto scaduto, aveva paura di essere rispedito in Ruanda. In attesa del processo, l’uomo era tenuto sotto il controllo giudiziario delle autorità francesi.

Il messaggio di Bruno Retailleau, senatore della Vandea

«Voglio rendere omaggio a padre Olivier Maire, superiore dei Monfortani assassinato da un criminale che aveva ospitato per carità. La sua morte testimonia la gentilezza di questo sacerdote che conoscevo bene e di cui avevo potuto apprezzare la profondità della fede. La sua morte è una grande perdita», ha scritto su Twitter il senatore della Vandea Bruno Retailleau.

Je veux rendre hommage au Père Olivier Maire, supérieur des Montfortains assassiné par un criminel qu’il hébergeait par charité. Sa mort témoigne de la bonté de ce prêtre que je connaissais bien et et dont j’avais pu apprécier la profondeur de la foi. Sa mort est une grande perte pic.twitter.com/NbH1KogPvR

— Bruno Retailleau (@BrunoRetailleau) August 9, 2021

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