Francia, caro energia: piscine chiudono per bollette troppo alte

Virginia Cataldi
07/09/2022

Per il caro energia in Francia alcune aziende che gestiscono piscine e parchi acquatici sono costrette a chiudere gli impianti. Dipendenti in disoccupazione parziale.

Francia, caro energia: piscine chiudono per bollette troppo alte

Il caro energia è un problema che sta mettendo in ginocchio tutti i Paesi dell’Unione Europea, dall’Italia, alla Francia, alla Spagna. Proprio in Francia recentemente molte aziende che gestiscono piscine comunali sono state costrette a chiudere gli impianti per risparmiare denaro. 

Francia, caro energia: chiudono le piscine

Non solo l’Italia, ma anche altri Paesi dell’Unione Europea stanno accusando i colpi dell’aumento dei prezzi. Il caro energia in Francia ha costretto alcune aziende che gestiscono piscine comunali a chiudere gli impianti per risparmiare denaro. Questo lunedì, la società Vert Marine, che gestisce dozzine di piscine in Francia per conto delle autorità locali, ha annunciato la chiusura di diversi stabilimenti. Si tratta di almeno una trentina di impianti che serrano i battenti ritenendo di non poter più far fronte a bollette vertiginose. La società, ha comunicato in una nota, prevede di chiudere quantomeno “per un periodo temporaneo” un terzo dei suoi stabilimenti, e nel frattempo ha collocato “il personale in disoccupazione parziale”. 

"In generale, la bolletta energetica nelle metropoli è raddoppiata, o anche di più", afferma l'ultimo report. Inoltre, "il 60% delle piscine pubbliche ha più di 30 anni, e ha un consumo elevato in termini di acqua, ventilazione, attrezzature, docce... Sono estremamente costose".
Cartello in una piscina municipale a Meudon, Parigi (Photo by JULIEN DE ROSA / AFP) (Photo by JULIEN DE ROSA/AFP via Getty Images)

Stando a quanto riferito da Vert Marine, la bolletta energetica sarebbe passata da “15 a 100 milioni di euro”, ovvero “l’intero fatturato annuo dell’azienda”. In questi mesi la società ha avviato una discussione con le varie comunità locali, ma non è riuscita a trovare una soluzione. L’unica, poco viabile, sarebbe stata quella di triplicare i prezzi di ingresso e degli abbonamenti.

L’appello alle autorità

Ha deciso dunque di lanciare un appello “alle autorità locali e governative affinché prendano le decisioni necessarie e senza precedenti per tornare a costi energetici sopportabili e per consentire l’assunzione di obblighi di servizio pubblico, e in primo luogo insegnare a nuotare in particolare ai bambini delle scuole”.

Le piscine e gli stabilimenti acquatici sono impianti molto energivori. Secondo quanto stimato Urban France, “In generale, la bolletta energetica nelle metropoli è raddoppiata, o anche di più. Il 60% delle piscine pubbliche ha più di 30 anni, e ha un consumo elevato in termini di acqua, ventilazione, attrezzature, docce… Sono estremamente costose”.

"In generale, la bolletta energetica nelle metropoli è raddoppiata, o anche di più", afferma l'ultimo report. Inoltre, "il 60% delle piscine pubbliche ha più di 30 anni, e ha un consumo elevato in termini di acqua, ventilazione, attrezzature, docce... Sono estremamente costose".
Piscina municipale a Meudon – Parigi (Photo by JULIEN DE ROSA / AFP) (Photo by JULIEN DE ROSA/AFP via Getty Images)