Per ridurre i consumi di energia, la Francia starebbe pensando a dei veri e propri black out programmati. Si tratta di una prospettiva che non è per niente piaciuta ai cittadini, molti dei quali spaventati dalla possibilità di passare molte ore senza elettricità. Emmanuel Macron invita alla calma ma anche i francesi a seguire le norme per tentare di ridurre in autonomia i consumi e scongiurare questa eventualità. «Non cediamo al panico, è ancora possibile evitare questi tagli di luce», ha spiegato il presidente francese, «Tutti insieme rispettiamo il piano di sobrietà energetica, che prevede una riduzione di circa il 10 per cento dei nostri consumi abituali».

I motivi del black out: 20 reattori nucleari fermi su 56
Ciò che potrebbe spingere la Francia verso la soluzione dei black out è la mancata efficienza delle centrali nucleari. Marine Le Pen accusa Macron e il governo francese di non aver protetto la rete, con ben 20 reattori su 56 in tutto il Paese ancora fermi per problemi di manutenzione di varia natura. «Condizione da terzo mondo», ha detto la rivale del presidente. E intanto il gruppo Edf, che dovrebbe riavviare i reattori, ha comunicato di essere in ritardo sul calendario. Soltanto due sono ripartiti la scorsa settimana, quello di Cattenom e quello di Flamanville. A pesare sono soprattutto le temperature, in picchiata dallo scorso weekend e vicine allo zero già nei prossimi giorni.
Come funzionerebbero i black out
Pur non avendo ancora definito un vero e proprio piano, fonti governative hanno spiegato che le sospensioni di elettricità durerebbero al massimo 2 ore per ogni singola zona. e gli orari clou sono quelli di punta: dalle 8 alle 13 e dalle 18 alle 20. «Interverremo soltanto in caso di ondata di freddo e mancato funzionamento del piano di risparmio energetico», spiegano. Ancora non si conoscono le zone, ma non dovrebbero essercene di più nelle zone più fredde e viceversa meno in quelle più calde. Preoccupano, però, molti aspetti, soprattutto legati al mondo della sanità. Ma non si tratta soltanto di ospedali e cliniche, ma anche delle farmacie, che al loro intorno hanno numerosi frigoriferi in cui conservano i medicinali, che in caso di blackout sarebbero invece privi di corrente.
