Francesco Sabella, il 49enne che il 23 maggio scorso era stato accoltellato dal vicino di casa, è morto in ospedale. L’uomo era stato sottoposto a tre interventi chirurgici che purtroppo non gli hanno salvato la vita.
Francesco Sabella morto dopo due settimane di agonia
Due settimane fa l’uomo era stato aggredito dal vicino di casa con diversi fendenti, tra cui uno al fegato e un altro allo stomaco, dopo una lite condominiale. Poche ore fa è deceduto nel reparto di rianimazione dell’Ospedale Villa Sofia di Palermo a causa delle ferite riportate. Le indagini su quanto accaduto sono ancora in corso e il vicino Salvatore De Santis, assistito dall’avvocato Filippo Gallina, ha ammesso di aver colpito con un coltello la vittima sostenendo però di essersi difeso perché aggredito da tre persone che lo stavano minacciando di morte. Pare che alla base delle ipotesi che hanno condotto all’aggressione ci sia stato un apprezzamento non gradito alla figlia dell’aggressore da parte della vittima, cosa smentita però da altri.
Il tragico episodio sarebbe avvenuto sulla tromba delle scale del condominio dove abitavano i due. A separare il 49enne e il 52enne è intervenuto il fratello di Francesco Sabella, ma ormai era già troppo tardi. Il colpo fatale ricevuto al fegato ha procurato alla vittima delle ferite gravissime e nemmeno gli interventi chirurgici hanno potuto evitare il tragico epilogo.
L’accusa di omicidio per il vicino
Intanto, la Polizia ha fermato l’aggressore il giorno dopo i fatti mentre stava tentando di fuggire con due familiari. Il gip, Maria Cristina Sala, ha poi convalidato il provvedimento restrittivo. Dopo la morte di Sabella però, l’accusa nei confronti di De Santis dovrebbe commutarsi in omicidio. La Procura ha anche disposto l’autopsia sulla salma della vittima per permettere di ricostruire la dinamica della tragedia e fornire ulteriori dettagli utili alle indagini.