Questa sera, giovedì 4 novembre 2021, alle 21.25, Franca Leosini ritorna su Rai 3 con il primo dei due appuntamenti di Che fine ha fatto Baby Jane?. A distanza di anni, la giornalista napoletana riporterà in televisione le storie di alcuni protagonisti del suo storico programma Storie Maledette che, dopo aver scontato la pena, sono ritornati liberi. Attraverso testimonianze dirette e materiale di repertorio, ne ricostruirà la vicenda umana e giudiziaria e proverà a capire in che modo abbiano rimesso insieme i pezzi della loro vita e se, effettivamente, siano riusciti a lasciarsi alle spalle i delitti di cui si sono macchiati. Ad accrescere la tensione dello spettatore, uno stratagemma: l’ospite, infatti, non verrà presentato subito ma solo quando la conduttrice riporterà la narrazione dei fatti nel presente. Nella puntata di stasera, Si chiamava Rosa, era mia madre, la padrona di casa intervisterà Filippo Addamo, incontrato per la prima volta 17 anni fa nel penitenziario Bicocca di Catania. Aveva 23 anni ed era stato condannato a 17 anni di carcere per l’omicidio della madre Rosa Montalto, uccisa nel 2000 con un colpo di pistola alla nuca.
«È davvero possibile riprendersi la vita dopo il tragico peso di una colpa?»
Come vivono oggi i protagonisti di #StorieMaledette? Cosa ne è stato di loro?
Franca Leosini torna in prima serata per raccontare il loro presente.#CheFineHaFattoBabyJane? prossimamente su @RaiTre. pic.twitter.com/iiNsUg4nAA
— Storie Maledette (@StorieMaledette) October 25, 2021
Che fine ha fatto Baby Jane?: cinque curiosità su Franca Leosini
1. Franca Leosini, da L’Espresso a Storie Maledette
Nata a Napoli nel 1934, dopo la maturità classica e la laurea in Lettere Moderne, Franca Leosini ha intrapreso la carriera da giornalista, iniziando a lavorare per la sezione culturale de L’Espresso e firmando una serie di inchieste e interviste. Tra queste, la più nota rimane Le zie di Sicilia, nella quale lo scrittore Leonardo Sciascia aveva denunciato la presunta responsabilità morale delle donne nella sviluppo della cultura mafiosa. Dopo anni di gavetta, è approdata alla direzione del mensile Cosmopolitan e, successivamente, si è occupata della terza pagina de Il Tempo. Fino a quando, nel 1988, non è iniziata la sua lunga collaborazione con la Rai, partita da Telefono Giallo, condotto da Corrado Augias, proseguita con Parte Civile e I grandi processi, e arrivata sino a Ombre sul giallo e Storie Maledette, di cui è anche autrice, ormai in onda dal 1994.
2. Franca Leosini, icona gay e regina dei social
Negli ultimi anni, Leosini è diventata uno dei personaggi più amati della televisione. Nel 2013, il Muccassassina, celebre locale della Capitale, l’ha insignita del premio di icona gay dell’anno, un’onorificenza che ha accettato con estrema gioia. E, sui social, vanta un vero e proprio fandom di groupie, i leosiners, che ne seguono attentamente i programmi, le repliche, ne twittano e ritwittano le frasi cult e i meme più divertenti.
3. Le tre regole del successo di Franca Leosini
In un’intervista al Corriere della Sera, la giornalista ha rivelato le 3 regole auree che, da sempre, utilizza sul lavoro: «Non anticipo mai le domande. Preferisco incontrare una volta i condannati per studiarne la prossemica e il passato, ma non prendo mai appunti davanti a loro. E poi valuto il tasso di sincerità, non strumentalizzo nessuno e non mi faccio strumentalizzare».
4. Come nasce l’iconico look di Franca Leosini
I suoi tailleur hanno fatto storia. Come anche la sua chioma cotonata e il make up, sempre curatissimo. Dietro a quest’immagine, non ci sono stylist né professionisti. I vestiti da indossare per andare in onda, infatti, Leosini li sceglie da sola, senza consultare nessuno. E per i capelli, nessun trattamento particolare: «Li lavo e li asciugo con spazzola e phon, poi metto i bigodini. Nulla di straordinario».
5. Franca Leosini e il matrimonio a distanza
Sulla sua vita privata, è sempre stata molto riservata. È sposata con Massimo Leosini e hanno due figlie. Il loro, però, è un matrimonio molto particolare perché a distanza: lei vive a Roma, lui a Napoli. «Devi avere accanto uomini pazienti se fai televisione», ha raccontato a Vanity Fair, «Però dico sempre che quando si ha poco tempo per stare insieme si ha anche poco tempo per litigare e questo è un vantaggio».