Frah Quintale denunciato per la foto con i poliziotti rappresentati come maiali

Virginia Cataldi
01/09/2022

Usip ha denunciato il rapper Frah Quintale per aver postato una foto con dei poliziotti con il volto coperto dall'emoji del maiale.

Frah Quintale denunciato per la foto con i poliziotti rappresentati come maiali

Il sindacato di polizia Usip ha denunciato il rapper Frah Quintale per aver postato sui social una foto che ritrae alcuni poliziotti con il volto coperto dall’emoticon del maiale. Il musicista prima di pubblicare il contenuto sulla piattaforma si era esibito in un concerto a Catania.

Frah Quintale denunciato dal sindacato di polizia

Il rapper Frah Quintale, il cui vero nome è Francesco Servidei, dopo un certo a Catania ha pubblicato sul suo profilo Instagram un carosello di alcune immagini. L’ultima, che gli è valsa una valanga di polemiche e una denuncia, raffigura sette poliziotti dal volto oscurato dall’emoji di un maiale. Lo scatto è stato immortalato durante il concerto a Rossano Calabro e non è passato inosservato agli occhi del sindacato di polizia Uisp, che ha proprio sporto denuncia a danno del cantante.

Usip ha denunciato il rapper Frah Quintale per aver postato una foto con dei poliziotti con il volto coperto dall'emoji del maiale.
Frah Quintale (Instagram)

Il sindacato ha infatti presentato un esposto con la richiesta di provvedimenti sanzionatori contro l’abuso di libertà di espressione. Anche la Uil di Catania si è aggiunta al coro di indignazione e polemiche per lo scatto. “Libero chiunque di cercare un quarto d’ora di celebrità, ma non ad ogni costo. Offendere le forze dell’ordine e le istituzioni democratiche, non è consentito a nessuno” ha fatto sapere la segreteria generale della Uil di Catania, come riferisce La Repubblica.

La polemica sullo scatto pubblicato dal rapper

Usip ha denunciato il rapper Frah Quintale per aver postato una foto con dei poliziotti con il volto coperto dall'emoji del maiale.
Frah Quintale (Instagram)

Anche il sindacato di polizia Mp ha espresso la propria indignazione, dichiarando che “Questa non è arte ma semplice e inutile denigrazione. Esprimiamo sconcerto per l’oltraggiosa parodia fotografica approntata sui social”.