Poco più di due anni fa, pur sapendo che era una bufala, Fox News avallava la tesi della frode elettorale ai danni di Donald Trump, sconfitto da Joe Biden. Adesso, quello che un tempo era il canale preferito del tycoon cerca di ospitarlo il meno possibile, al punto da aver imposto una sorta di “ban” nei suoi confronti. Lo scrive Semafor, sottolineando che la cerchia ristretta dell’ex presidente è decisamente infastidita dal modus operandi di Fox News.

I rivali stanno apparendo con regolarità su Fox News, lui è scomparso
L’emittente infatti non solo sta evitando di ospitare Trump nelle sue trasmissioni, ma sta anche dando ripetutamente spazio agli altri candidati alle primarie repubblicane. L’ex presidente non appare su Fox News da settembre, quando era stato ospite del programma del conduttore e amico Sean Hannity. Nel frattempo, da quando il mese scorso ha lanciato la sua candidatura, l’ex governatrice della Carolina del Sud Nikki Haley è stata ospite di Fox News ben sette volte. Ron DeSantis, considerato il più serio rivale di Trump, è apparso più volte nei vari programmi del canale. Nello stesso lasso di tempo Vivek Ramaswamy, miliardario e attivista di destra che una decina di giorni fa ha annunciato la candidatura alle primarie, è stato ospite quattro volte.

La rete asta affrontando una causa per diffamazione da 1,6 miliardi di dollari
«Tutti sanno che esiste questo “soft ban”, una sorta di tacito divieto», avrebbe detto a Semafor una persona molto vicina a Trump. «Ciò è indicativo di come, in questo particolare momento, si sentono i Murdoch nei suoi confronti». Il Guardian ha contattato Fox News, chiedendo di confermare o smentire l’esistenza di tale divieto, senza ricevere risposta. In questo momento la rete sta affrontando una causa per diffamazione da 1,6 miliardi di dollari intentata da Dominion Voting Systems, azienda produttrice di hardware e software per il voto elettronico. Nei mesi successivi alle elezioni del 2020 l’emittente dette ampio spazio ai legali di Trump, Sidney Powell e Rudy Giuliani, che sostenevano la tesi della “vittoria rubata” di Biden, grazie a brogli elettorali. In una deposizione resa da Rupert Murdoch, il proprietario e presidente di Fox Corporation ha ammesso di aver sempre saputo che diversi conduttori del canale stavano sostenendo bugie sull’elezione rubata a Trump, ma di aver scelto di non fermarli, mettendo l’audience davanti a tutto.

Trump contro Murdoch: «Dovrebbe lasciare il business dell’informazione»
Subito dopo la sconfitta nelle elezioni del novembre 2020, ai conduttori di Fox fu permesso di continuare a trasmettere bugie su massicce frodi elettorali (si potrebbe dire persino che furono “invitati” a farlo). Ma dopo l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021 e l’avvio di azioni legali da parte di Dominion, Fox ha gradualmente fatto marcia indietro. Fino al presunto “ban” nei confronti di The Donald che, sul suo social Truth ha attaccato Murdoch dopo quanto rivelato nella deposizione: «Se crede davvero che le elezioni presidenziali del 2020, nonostante enormi quantità di prove, non siano state truccate e rubate, allora lui e il suo gruppo di repubblicani solo di nome, che odiano “Make America Great Again”, dovrebbero lasciare il business dell’informazione il prima possibile».
“MAGA Hating Globalist RINOS” pic.twitter.com/8I29Bngx6B
— PatriotTakes 🇺🇸 (@patriottakes) March 1, 2023