Esposizioni personali, monografiche o dedicate ai grandi fotografi del ‘900. Per gli amanti degli scatti d’autore l’autunno coincide con un momento d’oro. Da Nord a Sud, lo Stivale è pieno di mostre in grado di soddisfare i palati più esigenti. In un cartellone fitto, le cinque proposte di Tag43 viaggiano rapide da Rovigo a Napoli, passando in rassegna temi universali quali l’emigrazione, la libertà o l’infanzia dei bambini.
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Le 5 mostre fotografiche da non perdere in autunno
1- Rovigo, un Bacio da Robert Doisneau
Culmina con il celebre Bacio sullo sfondo de l’Hotel de Ville, la rassegna che Palazzo Roverella di Rovigo dedica a Robert Doisneau (1912-1994). Ma offre anche aspetti inediti del lavoro realizzato dal fotografo parigino, grazie a 134 immagini in bianco e nero, sviluppate a mano, stampate da tempo o riprodotte appositamente per la mostra rodigina. Due i filoni principali. Da un lato la tenerezza con cui l’autore, che ebbe un’infanzia difficile, ritrae il mondo dei bambini, ripresi con una distanza rispettosa. Dall’altro, lo sguardo ironico che dedica a coppie, portinaie, gente per strada o nei bistrot. I suoi scatti sono frutto di un lungo lavoro di regia, durante il quale Doisneau aspetta l’affacciarsi di un elemento a sorpresa che fa scoccare l’attimo magico. Fino al 30 gennaio ’22. www.palazzoroverella.com

2- Lodi, giro del mondo con 80 fotografi
Raggiunge la XII edizione il Festival della Fotografia Etica di Lodi 2021. Fino al 24 ottobre propone gli scatti di 80 fotografi provenienti da tutto il mondo, in venti mostre allestite fra spazi storici e angoli all’aperto. Un paio di nomi? Nella categoria Master figura Nicolò Filippo Rosso con Exodus, il viaggio verso la libertà che i migranti hanno compiuto dal Venezuela alla Colombia e dall’America Centrale agli Stati Uniti. C’è anche l’opera del polacco Jędrzej Nowicki, che si distingue invece nella sezione Spotlight con The Scars, il racconto della più massiccia protesta antigovernativa nella storia della Bielorussia. www.festivaldellafotografiaetica.it

3- Parma, se il ritratto la fa da padrone
Ruota attorno al ritratto, il Colorno Photo Life, ospitato nella reggia a una manciata di chilometri da Parma. Il festival annuale, che fa il punto sulle tendenze nel panorama di casa nostra, fino all’8 dicembre conta due monografiche: in una Ferdinando Scianna, il primo italiano a entrare nella prestigiosa agenzia Magnum, sonda i volti e i corpi di Leonardo Sciascia e Jorge Louis Borges, scrittori che gli sono molto cari. Nell’altra vanno in scena le 88 immagini di Carla Cerati, fotografa e scrittrice, che si dedica a esponenti della letteratura, artisti, architetti, gente di teatro. Ma anche ai paesaggi e alle donne, colte con uno sguardo delicato. www.reggiadicolorno.it

4- Viterbo, sospesi fra nuvole e vento
Fra nuvole e vento. Gente di Civita è il titolo della rassegna che fino a dicembre presenta gli scatti firmati dal newyorchese Brian Stanton fra il 2016 e il 2019 a Civita di Bagnoregio, centro collinare affacciato sui calanchi del viterbese, che nel corso dei decenni si è progressivamente svuotato a causa di terremoti e frane. L’americano ha ripreso la comunità locale, che ha collaborato con lui con entusiasmo, a riprova di una resilienza tipica del borgo. Il fotografo ha colto le radici, la lentezza della vita quotidiana, con un profondo rispetto per l’ambiente. In due sedi, a Bagnoregio e Civita di Bagnoregio. www.museogeologicoedellefrane.it

5- Napoli, storie di casa e famiglia
Ad inaugurare la stagione espositiva 2021 – 2022 dei Magazzini Fotografici di Napoli, all’interno dello storico Palazzo Caracciolo d’Avellino, è la personale di Moira Ricci, autrice che ha esposto nei musei di tutto il mondo le sue ricerche dedicate alla famiglia, alla casa, alla memoria. Nella mostra 20.12.53 – 10.08.04, l’autrice affronta il rapporto con la mamma, le cui date di nascita e morte sono riportate nel titolo della rassegna allestita fino al 30 novembre. La Ricci ricorre a immagini d’archivio, realizzando interventi digitali, delicati sulle vecchie foto di famiglia, sulle tracce della mamma, alla ricerca di legami profondi e incondizionati. www.magazzinifotografici.it