Dopo le giornate di dolore e smarrimento per la morte del fondatore e leader Silvio Berlusconi, Forza Italia ha cominciato a ragionare sulla riorganizzazione del partito. In un momento in cui serve continuità, Antonio Tajani diventa presidente protempore, fino alle Europee della primavera del 2024. La scelta di promuovere al vertice il vicepremier e ministro degli Esteri, spiegano fonti qualificate di FI, «non è contestabile» in quanto Tajani è il più alto in grado nominato da Berlusconi.
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Cosa prevede lo statuto di Forza Italia
Da statuto, in un caso come la morte del presidente, il Comitato di presidenza dovrebbe convocare «immediatamente» il Consiglio nazionale per la «sostituzione temporanea» e «per il periodo strettamente necessario per la convocazione del Congresso Nazionale», che ha fra i compiti l’elezione del presidente. Ma sempre da statuto il Congresso nazionale, primo organo del partito, si sarebbe dovuto riunire almeno ogni tre anni, cosa invece successa solo due volte dal 1994. Questa parte dello statuto non è mai stata presa in considerazione nei tre decenni di leadership indiscussa di Berlusconi e, per la sua sostituzione, è stata presa la scorciatoia.

Tajani: «Non c’è bisogno di ritagliare spazi formali per Fascina»
«Marta Fascina è un deputato ed è la compagna di vita di Silvio Berlusconi, non c’è bisogno di ritagliare spazi formali», ha detto ieri Tajani, rispondendo a chi domandava se la 33enne – al fianco di Marina Berlusconi durante i funerali in Duomo a Milano – avrebbe avuto un ruolo nel partito. Insomma, nel post-Berlusconi la “quasi sposa” del Cavaliere è destinata a rimanere nell’ombra. Sarà invece fondamentale per la sopravvivenza di Forza Italia il coinvolgimento di Marina e dei suoi fratelli, visti anche i 90 milioni di debiti.
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