Nord Stream continuerà a non erogare gas all’Europa finché non saranno revocate le sanzioni contro la Russia. A dichiararlo è il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, che come riporta Interfax parla dei motivi per cui attualmente Mosca non può portare avanti la manutenzione dei macchinari del gasdotto. Già qualche giorno fa, Nord Stream 1 ha sospeso la fornitura, per poi riprenderla e fermarsi ancora. A fare chiarezza è stato quindi Peskov, con una nuova mossa di scacchi nei confronti dell’Europa.
Peskov: «Le sanzioni impediscono la manutenzione delle unità»
Interfax ha chiesto al portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, i motivi dello stop alle forniture di Nord Stream. L’agenzia russa ha domandato se fosse da correlare alle sanzioni e il portavoce non ha smentito, anzi ha confermato: «Sono proprio le sanzioni che impediscono la manutenzione delle unità. Sono proprio le sanzioni che impediscono la manutenzione delle unità, che impediscono il loro spostamento senza adeguate garanzie legali, che impediscono queste garanzie legali e così via. Sono queste sanzioni che gli Stati occidentali hanno imposto che hanno portato la situazione a quello che stiamo vedendo ora».

Peskov sulle sanzioni: «Decisioni assurde e illogiche»
Peskov ha poi proseguito parlando delle proteste antigovernative negli Stati europei. «È ovvio che la vita sta peggiorando per le persone, gli imprenditori, le aziende in Europa, il lavoro sta peggiorando. Guadagnano meno. Il tenore di vita sta calando. Questa è una realtà ovvia e, ovviamente, i comuni cittadini avranno sempre più domande da fare ai loro leader», dichiara. Poi ha parlato di quelle che definisce «decisioni molto assurde, illogiche e dannose per i propri Paesi», riferendosi alle sanzioni e al caro energia che sta vivendo tutta Europa proprio in questi giorni. Intanto con la chiusura di Nord Stream anche le borse hanno subito un importante contraccolpo: Piazza Affari stamattina ha aperto con un -2,1 per cento.
