Stasera alle 21.25 su Rai1 arriva La forma dell’acqua – The Shape of Water, film del 2017 diretto da Guillermo del Toro. Il progetto ha vinto il Leone d’oro alla 74esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e si è aggiudicato quattro Premi Oscar su tredici candidature, trionfando nelle categorie Miglior film, Miglior regista, Migliore scenografia e Migliore colonna sonora. Nel cast, Sally Hawkins, Doug Jones, Michael Shannon e Octavia Spencer.
Ambientato nel 1962, in piena Guerra Fredda, segue le vicende di Elisa Esposito, giovane donna affetta da mutismo, impiegata in un laboratorio scientifico di Baltimora come donna delle pulizie. I suoi unici due amici sono la collega afroamericana Zelda e Giles, vicino di casa omosessuale discriminato sul lavoro. I tre scoprono che in laboratorio è tenuta prigioniera una creatura anfibia di grande intelligenza e sensibilità, catturata in un villaggio amazzonico dove era venerata dagli indigeni. Condannata al silenzio e alla solitudine, Elisa se innamora, ma il suo sentimento dovrà fare i conti con l’opposizione del colonnello Richard Strickland.
Il film mette in risalto la difficile vita di coloro che si sentono diversi dalla società, la quale troppo spesso li emargina. Ecco però cinque curiosità sul film che potrebbero interessarvi.
Cinque curiosità da sapere su La forma dell’acqua, in onda stasera 30 giugno su Rai1
1. La forma dell’acqua. Guillermo del Toro e la “minaccia” del ritiro
Durante un’intervista televisiva, Guillermo Del Toro ha affermato che se questo film fosse risultato un flop al box office si sarebbe ritirato del tutto dalla regia. Non si trattò di una prima volta, in quanto il cineasta messicano aveva minacciato un simile atto anche con Il labirinto del fauno (2006) e La spina del diavolo (2001), progetti che, come ha sottolineato lui stesso, incarnano fortemente la sua personalità.
2. La forma dell’acqua. Guillermo del Toro e la proposta da ubriaco
Il regista Guillermo del Toro ha incontrato per la prima volta Sally Hawkins, che veste i panni della protagonista Elisa Esposito, durante la cerimonia dei Golden Globes del 2014 e ha deciso di proporle una parte nel film mentre era ubriaco. «Ero sbronzo e proporre un simile film non mi ha fatto sembrare più sobrio», ha scherzato il regista in un secondo momento.
3. La forma dell’acqua. Una location di soli interni
Secondo quanto riportato dal direttore della fotografia, il danese Lausten, la quasi totalità (circa il 95 per cento) del film è stata girata in studio. Le limitate riprese in esterna, effettuate in Canada, hanno però richiesto un ingente lavoro per la realizzazione della pioggia, creata artificialmente e riscaldata a causa del freddo clima invernale canadese.
4. La forma dell’acqua. Una creatura difficile da realizzare
Per la creazione dell’abito della creatura e la realizzazione dei complessi effetti del trucco, è stato necessario il lavoro di oltre novanta persone differenti, ognuna incentrata su un particolare aspetto fra costruzione di stampi, tessuti e superfici della pelle.
5. La forma dell’acqua. Poco budget, grandi incassi
A fronte di un budget ristretto che ammontava a poco meno di 20 milioni di dollari, il film ne ha incassati quasi 200 (195,3 per l’esattezza) al botteghino interazionale, 63 dei quali negli Stati Uniti. In Italia, distribuito in sala il 14 febbraio 2018, invece ha incassato 11 milioni di euro.