Amazzonia, la foresta non sarebbe più in grado di rigenerarsi

Camilla Curcio
09/03/2022

Dal disboscamento ai danni causati dal cambiamento climatico, i problemi dell'Amazzonia sarebbero tali da superare nel breve periodo la sua capacità di rigenerarsi. Il rischio è vedere ampie zone trasformate in savana.

Amazzonia, la foresta non sarebbe più in grado di rigenerarsi

I danni d’origine diversa perpetrati nei confronti della foresta amazzonica potrebbero essere diventati irreparabili. Questi i risultati di un recente studio pubblicato sulla rivista Natural Climate Change e compilato da un gruppo di ricercatori dell’Università di Exeter, del Potsdam Institute for Climate Impact Research e del Politecnico di Monaco di Baviera.

Cosa sostiene la ricerca sulla foresta amazzonica

Secondo il report, la foresta pluviale più estesa al mondo rischierebbe seriamente di non essere più in grado di tamponare i danni causati da siccità, incendi e deforestazione. Prospettiva che, tra qualche decennio, porterebbe alla morte di moltissimi alberi e alla trasformazione di zone più o meno estese in savana scarsamente boscosa, di gran lunga meno efficiente della foresta tropicale nell’aspirare il diossido di carbonio dall’atmosfera, garantire aria pulita e respirabile e arginare l’aggravarsi del surriscaldamento globale. «Gli alberi stanno iniziando ad accusare problemi da non sottovalutare e lo scenario di un’imminente disfacimento dell’ecosistema non sembra poi così lontano», ha spiegato alla BBC il dottor Chris Boulton, appellandosi anche a precedenti studi nei quali si metteva nero su bianco come parti della foresta stessero iniziando a produrre molta più anidride carbonica di quanta ne potessero smaltire.

Cosa sta succedendo alla Foresta Amazzonica
Prospettiva dall’alto della deforestazione (Getty Images)

Le condizioni dell’Amazzonia analizzate attraverso dati raccolti in 15 anni

Partendo da un set di dati satellitari raccolti dal 1991 al 2016, la scoperta ha messo in evidenza l’evoluzione di una serie di fenomeni allarmanti in riferimento alle condizioni del biosistema. In più del 75 per cento dell’habitat sono stati riscontrati segni negativi: gli arbusti faticano a resistere alle ripercussioni dell’emergenza ambientale e dell’attività umana. Un’avvisaglia da non trascurare e che potrebbe innescare un circolo vizioso irreversibile: non è dato sapere quando e se si toccherà il punto critico ma quel che è certo è che le conseguenze per il clima, la biodiversità e le comunità locali saranno tutt’altro che facili da gestire. «La foresta amazzonica immagazzina parecchia CO2 e, in assenza di una vegetazione appropriata, verrebbe rilasciata tutta nell’atmosfera, incentivando l’innalzamento delle temperature e finendo per pesare sul resto del Pianeta», ha aggiunto Boulton, che reclama interventi immediati e tempestivi per provare a evitare che il problema degeneri.

Cosa sta succedendo alla Foresta Amazzonica
Arbusti e vegetazione in via di decadimento (Getty Images)

Amazzonia, un quinto della foresta già andato perduto

Rispetto ai livelli pre-industriali, circa un quinto della foresta è già andato perduto. «Non è necessario spingersi troppo lontano per individuare i colpevoli», ha precisato il professor Niklas Boers, «Si tratta chiaramente di un declino giostrato da una situazione climatica precaria e una flora sempre meno in forma». Una combinazione letale che finisce per toccare inevitabilmente anche la fauna del territorio amazzonico, casa di specie animali rare e di esemplari studiati dalla scienza, tutti ugualmente da tutelare e preservare.