Liquido nero con carbone vegetale nell’acqua della fontana della Barcaccia a Piazza di Spagna a Roma, opera dello scultore Pietro Bernini, padre di Gian Lorenzo. È la nuova azione di protesta messa in atto questa mattina dagli attivisti di Ultima Generazione. Di fronte agli sguardi attoniti dei tanti turisti che affollavano il centro della Capitale, alle 11:30 tre persone hanno versato il liquido nelle vasche della fontana: dopo una ventina di minuti, i tre attivisti sono stati portati via dalla polizia municipale.

I tweet di Ultima Generazione
«Tinta di nero l’acqua della fontana della Barcaccia. È assurdo che questo gesto vi scandalizzi, quando stiamo vivendo un’emergenza siccità che mette in crisi l’agricoltura, la produzione di energia… insomma la nostra stessa sussistenza, e ci sono dei responsabili», ha scritto su Twitter il collettivo di attivisti per il clima, che nei mesi scorsi si è reso protagonista di altri gesti dimostrativi eclatanti.
♠️ Roma – Tinta di nero l’acqua della fontana della Barcaccia 🚰
E’ assurdo che questo gesto vi scandalizzi, quando stiamo vivendo un’emergenza siccità che mette in crisi l’agricoltura, la produzione di energia… insomma la nostra stessa sussistenza, e ci sono dei responsabili. pic.twitter.com/AROZ0oU8CX
— Ultima Generazione (@UltimaGenerazi1) April 1, 2023
Così Ultima Generazione in un altro tweet: «Chi è al potere sta causando devastazioni enormemente peggiori, sotto i nostri occhi. Come possiamo accettare che si continui a dare soldi a chi è responsabile dell’inquinamento e del meteo distruttivo?». La posizione dei tre attivisti è ora al vaglio: rischiano la denuncia per danneggiamento.

La condanna da parte del sindaco Gualtieri
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri si è immediatamente recato in piazza di Spagna. «Sono atti sbagliati, non bisogna colpire il nostro patrimonio. Siamo una città fortemente impegnata sul piano ambientale, vogliamo raggiungere la neutralità climatica», ha commentato il primo cittadino della Capitale, condannando il gesto. «Condividiamo i temi della sensibilizzazione dei cittadini sul rischio dei mutamenti climatici ma questo non è il metodo giusto. Non è rischiando di danneggiare il nostro patrimonio che si aiuta l’ambiente».