Ho foglia di te

Stefania Romani
05/09/2021

Paesaggi suggestivi, resi ancora più affascinanti dall'autunno ormai alle porte. Dal delta del Po al Real bosco di Capodimonte, quattro itinerari consigliati agli amanti del foliage.

Ho foglia di te

Fiumi, sentieri e colline. Panorami di per sé suggestivi, resi ancora più belli dall’autunno ormai alle porte. Nella natura incontaminata, infatti, il foliage manifesta tutto il suo fascino, dipingendo d’arancione e rosso scenari degni di entrare in quadro. Dal delta del Po al Bosco di Capodimonte, passando per l’Appennino settentrionale e i dolci declivi di Toscana e Umbria, Tag43 ha scelto per voi quattro mete in cui la caduta delle foglie riempie di romanticismo l’aria.

I 4 luoghi d’Italia in cui ammirare il foliage

1. Delta del Po, a cavallo e tra le palafitte 

È un paesaggio particolare, quello del delta del Po, un parco riserva dell’Unesco, che dalla costa dell’Adriatico si insinua fra canneti, paludi, risaie nell’ultimo tratto del Grande Fiume. Da scoprire con un’uscita in barca o in bicicletta, partendo dalle dune sabbiose della riviera, dove le imbarcazioni tradizionali legate alle palafitte regalano un tocco antico agli scorci naturali. Ma si può anche optare per una passeggiata a cavallo, lungo argini e valli che portano alla Sacca di Scardovari, nella parte veneta del parco. Qui, nella Camargue italiana, grazie al birdwatching, con un po’ pazienza e un pizzico di fortuna, capita di incrociare rapaci e gabbiani, ma anche gru, ibis, anatre e passeri. www.villaggiobarricata.com

 

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2. Appennino Tosco-Emiliano, la culla della biodiversità

Con una tavolozza che vira dal giallo intenso al porpora, passando per il verde che cede il passo all’arancio, l’Appennino Tosco Emiliano è la destinazione perfetta per chi cerca la biodiversità: l’area è infatti Riserva Unesco Man and Biosphere proprio perché ha saputo mantenere l’equilibrio fra uomo e natura. Una chicca? Il Lago Santo Parmense, a oltre 1500 metri d’altitudine, è il bacino più esteso della catena montuosa settentrionale, con una sponda che segue l’andamento della morena glaciale, ora ricoperta di faggi. Dal lago si dipana un cammino che conduce alla vetta del monte Marmagna, dal quale si vedono il golfo di La Spezia e il crinale che separa Emilia e Toscana. www.visitemilia.com

 

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 3. In Umbria, alla ricerca di tartufi e colori

Macchie di lecci, querce e cerri da fine estate accendono con toni caldi il cuore dell’Umbria, a pochi chilometri da Gubbio, località legata a doppio filo alla storia di san Francesco. Ma attorno al castello medievale di Petroia, una struttura in pietra che si mimetizza nei paesaggi che sembrano usciti da un affresco di Giotto, si snodano tanti sentieri che solcando distese immerse nel silenzio e consentono di godere la bellezza del foliage. Magari andando anche alla scoperta dei tartufi. www.petroia.it

4. Napoli, alla scoperta di un bosco Reale

Con una splendida vista su Napoli, regala i colori caldi di fine estate anche il Real Bosco del Museo di Capodimonte. Il percorso attraverso lo splendido giardino muove dal Belvedere, per continuare verso la Reggia, dove si apre lo Spianato, un tempo destinato al pascolo e all’agricoltura, e alla volta del giardino anglocinese, con rarità botaniche di gusto orientale, vicino alla palazzina dei Principi e alla stufa dei Fiori. Oltre la porta di mezzo si spalanca il Giardino tardo barocco, con le 14 sculture dell’emiciclo da cui partono cinque viali a raggiera. La passeggiata alterna così prospettive geometriche e angoli romantici, specie esotiche e alberi secolari come il canforo, in aree un tempo destinate a esigenze produttive e all’attività venatoria delle corti borboniche. capodimonte.cultura.gov.it