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Vedo verde

In fuga da Atlantide

Le isole Keys, in Florida, rischiano di essere inghiottite dall’oceano. Si pensa a un piano per alzare il manto stradale. Ma i fondi non bastano per tutti.

25 Giugno 2021 13:52 Redazione
il piano per salvare le isole Keys

Le Florida Keys rischiano di diventare una nuova Atlantide. L’arcipelago di 1.700 isole a sud-est degli Stati Uniti, alcune delle quali a 15 chilometri da Miami, è minacciato dal consistente innalzamento del livello del mare. Le autorità hanno in mente un piano per elevare il manto stradale e salvare quante più abitazioni possibile, anche se non sarà una passeggiata. Come riporta il Guardian, lunedì a Marathon si è tenuto un lungo incontro fra i funzionari governativi e gli abitanti dell’arcipelago ai quali è stato presentato un piano anti-inondazioni. Sul banco sono stati messi 1,8 miliardi di dollari da spendere nei prossimi 25 anni per sollevare 250 chilometri di strade.

Le strade trasformate in stagni

La situazione è difficile. «Le strade sono piene di crepe, l’acqua sta permeando ovunque», ha raccontato Kimberly Sikora, abitante di Stillwright Point, quartiere di Key Largo. «Sono sul mio balcone e guardo l’acqua che sale dalla strada», le ha fatto eco Robert Schaller di Twin Lakes. «Sta giungendo dal marciapiede». I soldi stanziati dalla contea di Monroe, di cui fanno parte le isole Keys, non coprirà però l’innalzamento di tutte le vie ed è stato respinto un appello allo Stato della Florida per imporre una nuova tassa. «Se non riusciremo a raccogliere fondi aggiuntivi, saremo costretti a stabilire delle priorità», ha affermato Rhonda Haag, a capo delle strategie resilienti della contea. Quindi scegliere chi salvare e chi no.

Nei prossimi 20 anni il livello del mare potrebbe salire di 40 cm

«Le Florida Keys sono uno dei luoghi più vulnerabili alle inondazioni in Nord America», ha  spiegato Kristina Hill, pianificatrice ambientale presso l’Università della California a Berkeley. «Senza una nuova strategia, alcune zone saranno accessibili solo in barca». Situate sul livello del mare, le isole sono formate da calcare poroso che fa sì che l’acqua si infiltri. Un’alta marea basta a trasformare le strade in stagni. Il surriscaldamento e il conseguente innalzamento globale delle acque hanno solo aggravato la situazione: il livello del mare potrebbe salire di circa 40 cm nei prossimi 20 anni.

Case galleggianti per paperoni

Per chi può permetterselo, una soluzione esiste già: le case galleggianti, meglio se di lusso. Fra i progetti più avveniristici c’è Arkup, ormeggiata a Miami Beach: una villa di 405 metri quadri, alimentata a energia solare, e in grado di resistere a mareggiate e uragani. Arkup, che è classificata come barca da diporto ma è abitabile, è dotata di quattro pali idraulici grazie ai quali è assicurata al fondo e può sollevarsi in caso di alta marea. Nota dolente il costo: cinque milioni e mezzo di dollari.

Tag:Economia circolare
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