Dopo le stragi di Uvalde e Buffalo, negli Stati Uniti non è proprio il momento di scherzare sugli omicidi di massa. Per questo, la polizia della Florida ha arrestato un bambino di dieci anni che, attraverso degli sms, aveva annunciato di essere pronto a effettuare un attacco con armi da fuoco. Il bimbo, studente di una scuola elementare di Cape Coral, è stato ammanettato e portato via.
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Bambino arrestato in Florida, le parole dello sceriffo
«Non è il momento di agire come un piccolo delinquente, non è divertente. Questo bambino ha lanciato una falsa minaccia e ora ne sta pagando le vere conseguenze», ha affermato lo sceriffo Carmine Marceno, citato dal New York Post. Il ragazzino è stato portato via in manette dopo un colloquio con gli investigatori. «Il comportamento di questo alunno della Patriot Elementary School è disgustoso, soprattutto dopo la recente tragedia di Uvalde, in Texas. Assicurarsi che i nostri figli siano al sicuro è fondamentale. Il mio team non ha esitato un secondo, non un secondo, per indagare su questa minaccia».
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La visita di Joe Biden a Uvalde
Intanto, il presidente Usa Joe Biden ha partecipato, insieme alla forst lady Jill, alla messa nella chiesa cattolica del Sacro Cuore a Uvalde, in ricordo delle vittime della strage alla Robb Elementary School. Apparso decisamente commosso, Biden ha abbracciato la preside, stretto numerose mani e parlato con i parenti dei piccoli uccisi nell’attacco: «Non possiamo cancellare le le tragedie, ma possiamo rendere l’America più sicura», ha detto il presidente degli Stati Uniti, che ha aggiunto di essere pronto a «fare qualcosa» per ridurre il pericolo di altri omicidi di massa.
