Sono momenti difficili per Romano Prodi, che ha perso la moglie Flavia Franzoni, definita in queste ore molto più di una moglie, di una mamma e di una nonna per i suoi nipoti, ma una «fidata consigliera», con la quale l’ex presidente del Consiglio dei Ministri, aveva trascorso una vita «Insieme», proprio come titola il libro che racconta la loro storia d’amore. La donna è morta per un malore improvviso mentre, insieme al marito e a degli amici, percorreva un sentiero Francescano tra Gubbio e Assisi.

Romano Prodi sfoglia l’album delle foto con Flavia Franzoni
Il Corriere descrive il via vai di queste ore nella casa di Bologna che Romano e Flavia condividevano insieme, e riporta un momento intimo, quello in cui il Professore sceglie le foto per il funerale, insieme ai figli. Mentre sfoglia gli album, ripecorre il matrimonio in bianco e nero, lei ragazza, dalle foto al mare a quelle in montagna: «Oddio, come ero brutto con i calzoni corti. Quanto era bella lei!». L’ex presidente di Confindustria, Gianandrea Rocco di Torrepadula, vicino di casa dei Prodi entra con discrezione «Non voglio disturbare, ditegli qualcosa voi». Sul tavolo ci sono ancora gli appunti dell’ultimo lavoro che Flavia stava portando avanti, come riporta il quotidiano: «Le povertà, le molte facce e come affrontarle riempiono gli appunti di Flavia. Un lavoro fatto insieme alla sociologa e amica Graziella Giovannini. L’ultimo, il suo lascito».
Insieme nel confronto di esperienze condivise
Riportiamo le parole di Flavia per descrivere il lavoro editoriale sul rapporto tra lei e Romano: «”Insieme” è la parola e il concetto che più ricorre in queste pagine. Si riferisce a noi che abbiamo scritto un libro a doppia firma dopo una vita di esperienze comuni. Si riferisce alla grande famiglia in cui ci siamo trovati a vivere. Si riferisce alle esperienze vissute in comune con i tanti compagni di scuola, di parrocchia, di lavoro o, semplicemente, di vacanze. Il confronto con tante esperienze diverse è visto come l’elemento caratterizzante della formazione nostra e dei nostri figli».