Flavia Franzoni ha avuto una cerimonia funebre «in stile con il suo stile»: semplice, elegante, riservata. Nella chiesa di San Giovanni in Monte a Bologna, la moglie di Romano Prodi, prematuramente scomparsa a causa di un malore mentre percorreva un sentiero tra Gubbio e Assisi insieme al marito e ad alcuni amici, ha ricevuto l’ultimo saluto. Il Professore, seduto nella prima fila, era circondato dai figli e dai nipoti. Numerose le corone di fiori, tra cui quelle giunte da parte della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e ancora da parte di Italia Viva, del Pd, dell’Università di Bologna e dell’economista Franco Debenedetti.

Funerali di Flavia Franzoni e le parole di Romano Prodi
Durante la funzione, celebrata dal cardinale Matteo Zuppi, Romano Prodi si è lasciato andare alla commozione: «Sono stati 54 anni sempre insieme e in più due anni di corteggiamento, forse di più. Mai mi sono pentito di aver insistito così tanto. Abbiamo condiviso tutto, ho chiesto a lei sempre consiglio. Mi è stata vicino instancabilmente nell’impegno politico. Flavia è stata il pilastro della famiglia, ha riempito la nostra casa. Per 54 anni abbiamo vissuto insieme cielo e terra, anche terra». Particolarmente toccante, l’omelia del cardinale Zuppi: «La vita non è mai un cammino che si chiude. È un legame d’amore con Dio, che ci rende liberi, autonomi, persone insieme. Il legame ha funzionato fino alla fine, e ora si trasforma. Riconoscersi in Flavia, significa testimoniare nel suo vivo ricordo la bellezza del vincolo d’amore che vi ha tenuto uniti, mano nella mano, fino all’ultima passeggiata insieme».
Personalità e amici giunti per l’ultimo saluto
Romano Prodi è giunto in chiesa accompagnato dall’ex segretario del Pd, Enrico Letta, dal figlio maggiore Giorgio, dai nipoti. Numerosi gli amici che lo aspettavano, come l’ex ministro ed economista Alberto Clò, l’ex presidente di Nomisma, Gualtiero Tamburini e l’ex premier Mario Draghi. Presenti anche l’ex amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, l’ex a.d. di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, l’ex ministro dell’Istruzione, Patrizio Moretti, l’ex segretario del Pd Walter Veltroni. Non sono mancati per l’ultimo saluto nemmeno il deputato Piero Fassino, l’ex presidente regionale Pier Luigi Bersani, Bobo Craxi, il viceministro Galeazzo Bignami, la ministra Anna Maria Bernini, oltre all’imprenditore e ex presidente di Confindustria, Luigi Abete, e all’imprenditrice Anna Maria Artoni, Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di Valsoia, alla presidente della fondazione del Monte, Giusella Finocchiaro. Non ultimi, l’ex rettore dell’Università di Bologna, Ivano Dionigi, l’economista Alberto Quadrio Curzio, l’ex tesoriere del Pd di Bologna, Mauro Roda, il medico sportivo Francesco Conconi, mentre, seduti in prima fila, vi erano il presidente della Regione Stefano Bonaccini e la segretaria del Pd Elly Schlein.