Che fanno i trombati del M5s? Si riciclano nella ristorazione
Gli ex grillini Dell'Orco e Brescia hanno aperto a Roma il locale Flamingo: all'inaugurazione sfilata di cinque stelle, da Sibilia fino al "big" Fico, passando per Battelli, Salafia, Botto e Liuzzi. Il menù? Carne, con buona pace del veganismo degli albori. Di Maio non c'era, ma la sua figura aleggiava...
A divertire ci si è divertiti: bella gente, bella musica. Gli avevano detto che si sarebbero dovuti trovare un lavoro e così hanno fatto. Hanno aperto nel cuore di Roma, nel quartiere Prati, a due passi da Castel sant’Angelo, Flamingo, un nuovo ristorante – l’idea non sarà stata originale ma non era richiesta – tra i cui soci proprietari ci sono anche due ex Movimento 5 stelle, l’ex sottosegretario al ministero dei Trasporti, Michele Dell’Orco – non rieletto alle ultime elezioni – e Giuseppe Brescia, ex presidente della commissione Affari costituzionali alla Camera (lui ha esaurito il limite dei due mandati, invece), a fianco di una delle sorelle. Bella serata, si è detto. Certo, non sono mancati i ricordi delle aule di Camera e Senato, e della buvette e dei ristoranti di Montecitorio e Palazzo Madama, anche se guai a lasciarsi andare alla malinconia. L’evento, infatti, ha richiamato diversi parlamentari. Tutti ex grillini. Chissà, forse qualche altro ex collega avrebbe voluto non perdersi l’evento, ma con la concomitanza dei lavori d’Aula che andavano per le lunghe è stato proprio impossibile.

Sfilata di ex, su tutti spicca Roberto Fico
Ma chi c’era? Tanti gli ex parlamentari, tutti liberi da impegni d’aula. Ad animare la serata Carlo Sibilia, due legislature alle spalle ed ex sottosegretario agli Interni, anzi «il cittadino italiano più giovane ad aver mai ricoperto la carica di sottosegretario al Viminale», come ricorda sui social. Sergio Battelli, non alla consolle e senza cuffie da dj, ma comunque festaiolo. Tra i tavoli del Flamingo anche Angela Salafia, sorridente nonostante la sconfitta nel Lazio alle ultime Politiche che le hanno chiuso le porte di Montecitorio. E ancora, Mirella Liuzzi, anche lei ex (deputata e sottosegretaria al Mise). Ma anche Elena Botto, doppia ex, senatrice e M5s, visto che con l’avvento del governo Draghi si era allontanata dal Movimento. Il vero big era Roberto Fico, ex deputato, certo, ma soprattutto ex presidente della Camera e molto legato a Brescia.
E il veganismo delle origini? Qui si servono carni esotiche
Tra gli ex da annoverare anche il veganismo del M5s delle origini. Ricordate (anche in questo caso) l’ex deputato Paolo Bernini trasmettere sui suoi canali social il blitz delle forze dell’ordine in un allevamento vicino a Parma dove le mucche erano tenute in condizioni non idonee? «I carabinieri hanno disposto immediatamente di liberare sia le mucche che i cani dalle catene e, come testimonia il video realizzato, le mucche hanno cominciato a correre attraversando la provinciale e raggiungendo i prati, felici», scriveva sui social nel 2017. E i cinque stelle al Campidoglio che nel giugno scorso hanno proposto di tagliare di almeno il 20 per cento il consumo di proteine nelle mense gestite dal Comune? Beh, non invitateli. Il ristorante, infatti, punta sulle carni esotiche. Zebre, canguri, alligatori. E in arrivo, promette il menù, altre carni dal mondo.

E Di Maio che fa? Non era presente, anche se…
Ma c’è un altro ex (e qui l’elenco delle cariche è lungo: parlamentare, vice presidente della Camera, vicepremier, ministro del Lavoro, dello Sviluppo economico, degli Esteri, capo politico del M5s, ma soprattutto ex segretario di Impegno civico ed ex animatore dei social da cui è uscito), Luigi Di Maio. Luigi non era presente e per certi versi sarebbe stato in minoranza, vista la netta predominanza di esponenti del Movimento. Ma comunque la sua figura aleggiava. Dove sta? Che fa? «Io l’ho sentito. Sta bene», si sente da uno dei presenti. Magari verrà a cena una sera.