Dopo la risposta del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara alla preside del liceo Da Vinci di Firenze, in tanti sono accorsi in difesa della dirigente scolastica. Quest’ultima, Annalisa Savino, ha scritto ai propri studenti per spronarli a non restare indifferenti alla violenza, ricordando che «il fascismo in Italia è nato ai bordi di un marciapiede» e accendendo i riflettori sull’aggressione del 18 febbraio davanti al liceo classico Michelangiolo di Firenze, per la quale sono adesso indagati sei giovani di Azione Studentesca. Oggi Valditara ha attaccato, parlando di «lettera del tutto impropria» e accusando la dirigente di «iniziative strumentali», tanto da parlare di possibili misure da prendere. Da qui le critiche e la strenua difesa alla preside da parte del mondo della politica, dell’Anpi e degli studenti.
Le reazioni: il Pd chiede le dimissioni
In tanti dall’opposizione hanno immediatamente reagito all’attacco di Valditara alla preside, difendo appunto la dirigente. Il segretario del Pd, Enrico Letta, ha twittato un hashtag: «#GraziePresideSavino», mentre il vicepresidente del Pd, Peppe Provenzano, ha chiesto le dimissioni del ministro. Stessa richiesta arriva dal sindaco di Firenze Dario Nardella, oggi al liceo Da Vinci proprio per incontrare Annalisa Savino e gli studenti: «Valditara si scusi o si dimetta». Tuona anche la presidente dei senatori del Pd, Simona Malpezzi: «Valditara si mette a censurare il pensiero di una dirigente scolastica? Un atteggiamento grave che lede la libertà di insegnamento».
— Enrico Letta (@EnricoLetta) February 23, 2023
Bonaccini e Schlein attaccano il ministro
E non sono da meno i due candidati alla presidenza, Stefano Bonaccini ed Elly Schlein. Il primo scrive: «Il governo resta in silenzio sull’aggressione di militanti fascisti fuori dal liceo di Firenze sabato scorso, in compenso minaccia provvedimenti contro la preside che ha scritto agli studenti dopo quanto accaduto. Un comportamento che, di fatto, copre i violenti e accusa chi cerca il confronto partendo dai valori della democrazia e dell’antifascismo. Grave e inaccettabile. Meloni intende continuare a tacere?». La seconda: «Un governo che tace di fronte alle aggressioni squadriste a scuola e minaccia una preside che scrive di antifascismo a studentesse e studenti sceglie di legittimare quegli stessi metodi. Vergogna. Valditara ha giurato sulla Costituzione antifascista, non dovrebbe essere ministro».
Azione, M5S, Verdi e Sinistra italiana contro Valditara
Attacchi a Valditara arrivano anche da altri partiti. La capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, Barbara Floridia, dichiara: «Quello dell’antifascismo dovrebbe essere un valore condiviso, tanto più all’interno delle nostre scuole e tanto più a seguito dell’aggressione squadrista avvenuta ad opera di azione studentesca, vicina a Fratelli d’Italia. Mai come oggi Valditara dovrebbe solo vergognarsi». Carlo Calenda di Azione, invece, twitta: «Direi che è inadatto al ruolo. E con La Russa sono già due». Sul fronte Sinistra italiana parla Nicola Fratoianni: «Di un liquidatore della scuola pubblica come lui il nostro paese e il mondo della scuola non sanno che farsene». E infine Europa Verde, con il co-portavoce Angelo Bonelli a definire l’attacco di Valditara «scandaloso, esprimo vicinanza e sostegno alla preside Annalisa Savino che ha subito dal ministro un attacco indecente e contro la Costituzione».
Valditara ha iniziato sostenendo che umiliare i ragazzi è un buon metodo pedagogico e ha continuato sanzionando la Preside della scuola dove sono avvenute le violenze neofasciste (che il governo non ha stigmatizzato). Direi che è inadatto al ruolo. E con La Russa sono già due.
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) February 23, 2023
Gli studenti: «Valditara dimettiti»
Parlano anche gli studenti. Il coordinatore della Rete degli Studenti Medi, Paolo Notarnicola, spiega: «È una dichiarazione di una gravità inaudita. È grave perché fa propri i riferimenti ideali di una Destra nazionalista ed apertamente reazionaria e, soprattutto, perché il ministro Valditara ha preferito esprimersi sulla lettera di una preside piuttosto che condannare la violenza squadrista che a Firenze si è consumata. Non si può pretendere di governare il mondo della scuola a colpi di dichiarazioni autoritarie e colpevolizzanti perché il confronto con gli studenti viene negato in ogni spazio. Adesso basta: Valditara dimettiti». Bianca Chiesa, coordinatrice dell’Unione degli studenti, rincara: «Valditara censura l’antifascismo».

L’Anpi al fianco della preside Savino: «L’attacco del ministro è inaccettabile»
A dare sostegno alla dirigente e criticare l’atteggiamento del ministro Valditara è anche Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale dell’Anpi: «La lettera della preside del liceo di Firenze Annalisa Savino è un esempio di sensibilità civile e di pedagogia repubblicana. L’attacco del ministro Valditara contro di lei è inaccettabile. La velata minaccia di future misure disciplinari è la spia del clima di autoritaria intolleranza che questo governo sta promuovendo e diffondendo alzando il clima di tensione nel Paese. Va riconosciuta senza dubbio al ministro solidarietà per le minacce ricevute. Ma il suo rumorosissimo silenzio davanti all’aggressione subita dagli studenti di Firenze è una prova di parzialità francamente sconcertante da parte di un ministro della repubblica antifascista».
