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Firenze, Valditara contro la preside autrice della circolare sul fascismo

Il ministro per l’Istruzione e il merito critica la lettera della dirigente scolastica del Leonardo Da Vinci di Firenze dopo il pestaggio di Azione studentesca: iniziativa «impropria e strumentale». E minaccia provvedimenti.

23 Febbraio 2023 10:4023 Febbraio 2023 11:31 Redazione
Firenze, Valditara contro la preside autrice della circolare sul fascismo

«In Italia non c’è nessun pericolo fascista, non c’è nessuna deriva violenta o autoritaria. Difendere le frontiere e ricordare il proprio passato o l’identità di un popolo non ha nulla a che vedere con il fascismo o, peggio, con il nazismo. Quindi inviterei la preside a riflettere più attentamente sulla storia e sul presente». Il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ospite della trasmissione Mattino 5 news ha commentato così la circolare della preside del liceo Leonardo Da Vinci di Firenze che ieri ha commentato il pestaggio di tre studenti avvenuto davanti al liceo Michelangiolo sabato scorso per il quale sono indagati sei militanti di Azione Studentesca.

Il Ministro @G_Valditara commenta la lettera scritta da una Preside di Firenze#Mattino5 pic.twitter.com/hlQ7n7AeWz

— Mattino5 (@mattino5) February 23, 2023

Non solo. Secondo il ministro si tratta di «una lettera del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggerla, non compete a una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà». E, ancora: «Sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico che non abbia più posto nelle scuole; se l’atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure». In altre parole, il ministro minaccia di prendere provvedimenti contro una preside che condanna il fascismo e tace sul pestaggio a opera di militanti di estrema destra davanti a una scuola.

Pestaggio al Liceo Michelangiolo di Firenze, la lettera di una preside: «Fascismo nato ai bordi di un marciapiede».
Aggressione al Liceo Michelangiolo (Twitter)

La circolare della preside e le reazioni politiche

Nella lettera di Annalisa Savino, messa in Rete dagli studenti, la preside ricordava come il fascismo in Italia non fosse nato «con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti». Dopo aver citato Antonio Gramsci «che i fascisti chiusero in un carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee», la dirigente scolastica ha aggiunto che «chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato col suo nome, combattuto con le idee e la cultura. Senza illudersi che questo disgustoso rigurgito passi da sé. Lo pensavano anche tanti italiani per bene 100 anni fa ma non è andata così».

Grazie alla Preside del liceo “Leonardo Da Vinci” per questa riflessione chiara e pacata. Firenze sarà sempre antifascista. pic.twitter.com/shWOp4lveX

— Dario Nardella (@DarioNardella) February 22, 2023

La circolare è rapidamente diventata virale sui social dividendo, come prevedibile, la politica. Se gli esponenti Pd come la presidente dei senatori dem Simona Malpezzi e il sindaco di Firenze Dario Nardella hanno ringraziato la dirigente scolastica, esempio per la scuola, Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha attaccato: «Alla preside raccomandiamo alcune integrazioni: i 90 milioni di morti generati nel mondo dal comunismo, le foibe, le sanguinarie repressioni di Praga e Budapest, l’attualità di una Cina in cui non esistono i diritti civili” e prosegue “manca la cosa più importante e cioè il rifiuto di ogni tipo di violenza politica».

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