Finanziamenti russi all’estero: anche l’Italia sarebbe coinvolta
Lo rivela una fonte vicina al dipartimento di Stato a Repubblica senza però chiarire i partiti e i politici interessati. Già nel 2020 un think tank Usa aveva parlato delle interferenze di Mosca anche nel nostro Paese.
Ci sarebbero anche partiti italiani nel rapporto dell’intelligence Usa sui finanziamenti russi a politici esteri (300 milioni di dollari dal 2014 a oggi) diffuso da Washington martedì. Lo rivela stamattina Repubblica. Ieri il presidente del Copasir, il meloniano Adolfo Urso, che ha convocato per venerdì una riunione del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, aveva ribadito che al momento il nostro Paese non risultava tra quelli coinvolti aggiungendo però che «le cose possono sempre cambiare». Per questo la questione sarà approfondita «con Franco Gabrielli nei prossimi giorni». Il coinvolgimento dell’Italia è stato confermato a Repubblica da una fonte autorevole vicina al dipartimento di Stato Usa ed è possibile, sottolinea il quotidiano, che il governo e la nostra intelligence non siano ancora stati informati dei dettagli. Il rapporto che sta infiammando gli ultimi scampoli di campagna elettorale è stato redatto dal Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, e non può essere divulgato nella sua interezza perché alcune sue parti sono ancora classificate.
Le «attività finanziarie maligne di Mosca»
Gli Usa hanno declassificato informazioni relative alle manovre del Cremlino con l’obiettivo, una volta rese pubbliche, di fermarle. Per questo le stanno condividendo con i Paesi alleati più esposti alle «attività finanziarie maligne» di Mosca. «L’influenza politica segreta russa rappresenta una sfida importante per gli Usa e altre democrazie in tutto il mondo», ha spiegato il portavoce del dipartimento di Stato Ned Price. «Abbiamo lavorato per esporla mentre la scopriamo. Abbiamo, e continueremo a lavorare con i nostri alleati e partner in tutto il mondo, per denunciare gli sforzi di influenza maligna della Russia e aiutare altri paesi a difendersi da questa attività».
Il report Covert Foreign Money dell’agosto 2020
Non è la prima volta che gli Stati Uniti lanciano l’allarme sui finanziamenti occulti di Mosca. Nell’agosto 2020, infatti, fece discutere il rapporto Covert Foreign Money realizzato dal Think Tank Alliance for Securing Democracy, sui finanziamenti non solo russi ma anche cinesi e arabi – a partiti e politici occidentali. Lo studio dedicava ampio spazio al caso Metropol e quindi alla Lega ma anche al M5s. Nel report di due anni fa compariva già la cifra dei 300 milioni di dollari spesi da Mosca nell’ultimo decennio per interferire più di 100 volte nei processi democratici di ben 33 Paesi.