La madre di Filippo Ferlazzo, responsabile dell’omicidio di Civitanova Marche ai danni di Alika Ogorchukwu, è intervenuta per spiegare la situazione in cui versava il figlio.
Filippo Ferlazzo: le parole della madre
Interrogata in merito al caso dell’ambulante ucciso delle Marche, Ursula ha così dichiarato a proposito di Filippo: “È sempre stato un ragazzo difficile, ha avuto un’adolescenza terribile e problemi uno dopo l’altro. Non avrei mai pensato che potesse arrivare a tanto. Mi dispiace per quella famiglia ed è una situazione difficile per mio figlio adesso che si trova in carcere“.
In passato, la donna era stata nominata dal tribunale di Salerno tutore di Filippo per i suoi problemi di bipolarismo con comportamenti psicotici e disturbo borderline di personalità. Negli anni precedenti, il giovane era infatti stato sottoposto ad un trattamento sanitario obbligatorio (TSO) e, dopo l’omicidio dell’ambulante, sarà richiesta una perizia psichiatrica dall’avvocato difensore Roberta Bizzarri.
Il calvario di Ferlazzo era iniziato da adolescente, quando aveva cominciato un ciclo di cure di due anni in una comunità di Lecce per liberarsi dalla tossicodipendenza. La madre avrebbe dovuto controllare i suoi eccessi ma, l’anno scorso, il figlio aveva deciso di trasferirsi nelle Marche (a 400 km di distanza). Anche qui, proprio a Civitanova, era finito due volte al pronto soccorso: la prima era fuggito dall’ospedale, la seconda l’avevano accompagnato i poliziotti ed era stato visitato da uno psichiatra.
Filippo Ferlazzo: parla la fidanzata
Presente con il compagno mentre si è consumata l’uccisione di Alika, anche la fidanzata dell’omicida ha voluto intervenire a commento dei fatti smentendo che si tratti di un episodio a matrice razzista: “Sono una donna distrutta, sono veramente vicina alla famiglia della vittima. È stato un fulmine a ciel sereno, io ero in un negozio altrimenti l’avrei fermato. Il razzismo non c’entra nulla, è stato un evento fuori controllo per la sua malattia“.