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Festival di Cannes 2021: chi sono gli italiani in gara

Non solo Nanni Moretti, che con Tre piani cerca il bis dopo il successo de La Stanza del Figlio, ecco quali sono i film italiani in gara nella rassegna francese.

6 Luglio 2021 10:34 Redazione
Non solo Nanni Moretti in corsa per la Palma d'oro: ecco chi sono tutti gli italiani al festival di Cannes 20201

Comincia oggi e durerà fino al prossimo 17 luglio la 74esima edizione del Festival di Cannes. La rassegna cinematografica, che si svolge nell’omonima città della costa Azzurra, in Francia e mette in palio l’ambita Palma d’oro. A presiedere la giuria ci sarà il regista americano Spike Lee. Tanti gli italiani in gara nelle diverse categorie, tra loro spicca il nome di Nanni Moretti, che dopo essersi aggiudicato la Palma d’oro nel 2001 con la Stanza del figlio, cerca di bissare quel successo con Tre piani. La pellicola uscirà in Italia il prossimo 23 settembre. Tratto dal romanzo di Eshkol Nevo e girato tra Tel Aviv e Roma, racconta la vita e le storie degli abitanti di un palazzo borghese.

 

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Al Festival di Cannes anche Marco Bellocchio

Coproduzioni italiane sono, invece, The Story of my life di Ildiko Enyedi e France di Bruno Drumont. Con un docufilm fuori concorso, si presenterà a Cannes anche Marco Bellocchio. Al centro della sua opera, Marx può aspettare, la drammatica vicenda familiare con il suicidio del gemello avvenuto a soli 29 anni. Nella sezione Semaine de la critique (settimana della critica) c’è il Piccolo corpo di Laura Salani, regista triestina di 32 anni al primo film. Ambientato in un isola del Nord-est, il lungometraggio narra le vicende di una madre, Agata, che che cerca in ogni modo di far ricevere alla figlia, morta neonata, il sacramento del battesimo. La donna, infatti, vuole evitare che la piccola finisca nel Limbo dantesco e per questo si mette alla ricerca di qualcuno che sia in grado di riattivare la respirazione, fosse anche per pochi minuti.

 

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Festival di Cannes, la Quinzaine des Réalisateurs

Nella categoria Quinzaine des Réalisateurs (Quindici giorni dei registi) sono quattro i film italiani. A Chiara, di Jonas Carpignano parte da un ricongiungimento familiare in occasione dei 18 anni di una delle figlie. Una gara di ballo, tuttavia, sarà il pretesto per lo scoppio di una lite tra le due sorelle, in seguito alla quale, il padre sparirà. Futura è un viaggio tra le abitudini e l’idea di avvenire dei ragazzi italiani tra i 15 e i vent’anni. Dietro le quinte, tra gli altri, Alice Rohrwacher, Pietro Marcello e Francesco Munzi. Sullo sfondo dell’Italia ottocentesca si muove Re Granchio, di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis. Il protagonista, tra pirati e marinai, parte dalla Tuscia e arriva nella Terra del fuoco alla ricerca di un tesoro. Parla di emigrazione Haider Rashid, regista italo-iracheno. Il protagonista del suo Europa attraversa a piedi il continente e spera di trovare la salvezza al termine della Rotta balcanica.

Un altro percorso, quello dei minatori siciliani che muovevano dal Sud al Nord, per emigrare in Francia è al centro de Il cammino della speranza di Pietro Germi. Capolavoro del neorealismo datato 1951 e rinnovato per partecipare alla categoria Cannes Classics.

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