Festercore, boom del trend che si ispira alla famiglia Addams

Camilla Curcio
07/04/2022

Cappotti dalle silhouette massicce, giacche dalle spalle grosse. In passerella e sui social spopola il trend ispirato ai personaggi della famiglia Addams

Festercore, boom del trend che si ispira alla famiglia Addams

Chi lo avrebbe mai detto che lo zio Fester, l’inquietante personaggio dagli occhi cerchiati di nero della celebre saga della Famiglia Addams, sarebbe diventato un’icona di stile. Eppure, per quanto potesse sembrare quasi impossibile, non è stato semplicemente trasformato in un modello d’ispirazione ma ha addirittura dato vita a un trend, il festercore. Una selezione di giacche e cappotti oversize per uomo e per donna, connotati da una silhouette imponente, molto simili a quelli indossati dalla creatura nata dalla matita di Charles Addams.

La storia del festercore, il trend ispirato a zio Fester che ha monopolizzato le passerelle
Zio Fester in una scena del film del regista Barry Sonnenfeld (Twitter)

Festercore, un’idea nata da Balenciaga e Demna Gvasalia

Come si legge su Dazed&Digital, a battezzare la tendenza in tempi non sospetti è stato Demna Gvasalia che, con la collezione maschile che ha segnato il suo debutto come direttore creativo di Balenciaga nel 2016, si era proposto di «lanciare un’estetica rivoluzionaria attraverso forme di sartoria innovativa». Un obiettivo ambizioso che è riuscito a raggiungere con successo attraverso un repertorio di pezzi che, ancora oggi, rimangono evergreen del brand: completi dal taglio squadrato, tute da ginnastica rivisitate in chiave haute couture e lunghi paltò dalle spalle bombate. Un gusto che si contrapponeva agli smoking snelli disegnati da Hedi Slimane per Yves Saint-Laurent e ai capi semplici e rilassati proposti dai marchi di sportswear, molto più attenti alla praticità che al resto. Mentre le sue creazioni sfilavano in passerella ignare del feedback che avrebbero ricevuto e di quanto sarebbero state in grado di sopravvivere nella giungla del fashion system, Gvasalia stava anticipando una moda che, parecchio tempo dopo, si sarebbe imposta sulle passerelle di griffe del calibro di Prada e Versace.

La storia del festercore, il trend ispirato a zio Fester che ha monopolizzato le passerelle
Uno dei capi della collezione di debutto di Gvasalia per Balenciaga (Twitter)

L’incontro tra festercore e haute couture 

A distanza di sei anni, gli atelier e i laboratori degli stilisti sembrano essersi riempiti di fotografie dello Zio Fester da utilizzare come reference e il festercore si è conquistato un posto d’onore negli archivi dei trend forecaster e in molte delle nuove linee presentate nelle fashion week di Milano, Parigi, New York e Londra. A partire da quelle di Viktor & Rolf che, rivisitando un modello risalente agli esordi a Hyères nel 1993, ha alzato le spalle dei 25 look fino alle orecchie delle modelle e, talvolta, quasi a sfiorarne la testa. Una soluzione decisamente poco pratica ma perfettamente in linea con i diktat del trend e che pare aver catturato anche l’attenzione di Anthony Vaccarello. Per Saint Laurent, lo stilista ha scelto di mixarla col glamour Anni 80, ottenendo un connubio vincente tra sinuosi vestiti in seta e cappotti rinforzati che ricordano molto le maglie dei quarterback americani.

La storia del festercore, il trend ispirato a zio Fester che ha monopolizzato le passerelle
Uno dei modelli proposti da Viktor & Rolf (Twitter)

Tutto si gioca sulla sovrapposizione di elementi solo all’apparenza dissonanti, un concetto comune alle collezioni di Balmain, Stella McCartney e Versace, costellate di abiti carichi di leggerezza, charme e spalle a pagoda che farebbero invidia a quelle sfoggiate dagli attori di Dynasty. Ultimi ma non per importanza, Rick Owens e Prada: il primo, vate del futurismo nella moda, non poteva defilarsi da una tendenza così affine al suo linguaggio. E il secondo ha rivisitato il classico trench in pelle da donna con l’aggiunta di dettagli più spigolosi, rendendolo genderless.

Che cos'è il festercore, il trend che si ispira allo stile dello zio Fester della famiglia Addams
Spalle alte e bombate anche per le giacche di Rick Owens (Twitter)

L’approccio dei marchi emergenti al trend

Ovviamente, anche i brand emergenti si sono lasciati catturare dal fascino del festercore, proponendo approcci meno dark rispetto a quelli dei grandi e molto più giocosi. Coperni ha mescolato la sartoria tradizionale, il design dei capispalla e il movimento fluido degli abiti da suora, Laura Andraschko si è appropriata dello stile di Zio Fester e dei capisaldi dell’indie sleaze, trasandati, luccicanti e ispirati all’indie rock, traslandoli in giacche militari e completi in maglia dalle proporzioni massicce. E, per la quota spettacolo, Aaron Esh ha messo in piedi un campionario di bomber in pelle stampati in 3D. In un periodo non così leggero, non sorprende che la moda provi a offrire uno strumento utile a scrollarsi di dosso la sensazione di avere il peso del mondo sulle spalle, facendo affidamento su una figura massiccia per dare prova (almeno all’apparenza) della propria resilienza. Ancora una volta la magia del power dressing prende vita.

Che cos'è il festercore, il trend che si ispira allo stile dello zio Fester della famiglia Addams
Pellicce dalla silhouette imponente per Coperni (Instagram)