Una cosa è certa: non ci sarà da annoiarsi al rientro dalle ferie. Politica, comunicazione ed economia hanno voglia di riattaccare la spina dopo il lento incedere agostano. Così, già al primo weekend di settembre, l’agenda risulta zeppa di appuntamenti. Un sovraffollamento, in realtà, da far sgranare gli occhi: tra addetti ai lavori e semplici appassionati, intenzionati a seguire, bisogna diventare abili slalomisti per selezionare gli eventi. E qualcosa, inevitabilmente, bisognerà buttare giù dalla torre. Dal 3 al 5 settembre, sarà infatti calato un tris niente male: la festa de Il Fatto quotidiano, il Festival della tv e dei nuovi media di Dogliani, e il forum Ambrosetti a Cernobbio si svolgeranno negli stessi giorni. Fortuna che almeno il primo appuntamento è in live streaming, altrimenti occorrerebbe far richiesta del dono dell’ubiquità, perché ognuno ha tirato dritto per la sua strada nell’organizzazione degli appuntamenti, senza pensare alla concorrenza.

Al Fatto il confronto tra candidati sindaco di Roma (senza Michetti)
Per gli appassionati di comunicazione, politica e giornalismo, insomma, ci sarà una vera abbuffata. La tavola imbandita dal giornale diretto da Marco Travaglio propone un piatto forte, sabato 4 settembre, con il confronto tra i candidati a sindaco di Roma, Carlo Calenda, Roberto Gualtieri e Virginia Raggi. La sola defezione registrata è quella di Enrico Michetti, che ha declinato la pubblica sfida con i rivali. Al suo posto ci sarà un invitato generico di centrodestra. In ogni caso la cronista politica Paola Zanca, nel ruolo di moderatrice, avrà un bel daffare per gestire i colpi incrociati degli avversari. È facile immaginare che tutti e tre, a poco più di un mese dal voto per il Campidoglio, faranno di tutto per prendersi la copertina dell’evento. In contemporanea, in provincia di Cuneo, pezzi da novanta del giornalismo italiano proporranno una riflessione sul rapporto tra informazione e indipendenza. Si tratta di un parterre de roi composto dal direttore de L’Espresso, Marco Damilano, dal direttore di Rainews 24, Andrea Vianello, dal vicedirettore di Domani, Emiliano Fittipaldi, insieme alla conduttrice e giornalista Rai, Annalisa Bruchi. E sempre nello stesso momento, a Cernobbio, il gotha delle istituzioni europee affronterà il dibattito sul futuro dell’Unione, tema sempre più delicato in questi momenti di tensioni e crisi internazionali.
Purgatorio di Cazzullo vs Conticidio di Travaglio
E siccome la concorrenza dei Festival non conosce confini, nella stessa mattinata, giusto alle ore 12, Il Fatto ha programmato un dibattito sulla sinistra “al tempo dei Migliori”, con figure di primo piano come Goffredo Bettini, Pier Luigi Bersani, Stefano Patuanelli ed Elly Schlein, con Andrea Scanzi nelle vesti di padrone di casa. In quella medesima fascia oraria – ironia della sorte – una nota firma del giornale di Travaglio, come Selvaggia Lucarelli, si confronterà, con il vicedirettore de La Stampa, Andrea Malaguti, a Dogliani in piazza Umberto I. Sugli orari della presentazione dei libri, la sovrapposizione è stata evitata: alle 19.30 Aldo Cazzullo parlerà in anteprima di Purgatorio, sua ultima pubblicazione. Mentre alle 21 Travaglio reciterà il suo Conticidio alla festa del suo quotidiano. Il derby incrociato tra politica, poteri e comunicazione tocca vette altissime nella giornata conclusiva, domenica 5 settembre. Mentre al Forum Ambrosetti entreranno in azione i pesi massimi dell’economia e della politica, al Fatto è atteso un mezzogiorno di fuoco con la presenza dell’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervistato dai giornalisti Peter Gomez e Antonio Padellaro. Al Dogliani, invece, hanno preferito giocare d’anticipo: un’ora prima, alle 11, il sottosegretario all’Editoria, Giuseppe Moles, sarà protagonista di un faccia a faccia con il direttore de La Repubblica, Maurizio Molinari.

Il bilancio di Domani o le toghe?
Il tempi di prendere fiato per qualche ora ed ecco che arriva un altro incrocio di orari, quello pomeridiano, alle 17. Al Fatto scenderanno in campo i magistrati, con la presenza di Piercamillo Davigo, Nicola Gratteri e Roberto Scarpinato. Un appuntamento molto atteso, che cade in concomitanza del dibattito al Dogliani sul bilancio, a un anno dalla sua fondazione del Domani, il quotidiano diretto da Stefano Feltri. L’ex vicedirettore de Il Fatto racconterà come è andato il suo nuovo giornale e quali sono le prospettive, insieme al fondatore della testata, Carlo De Benedetti, e al presidente dell’editoriale Domani, Antonio Campo Dall’Orto, con Alessandra Ravetta, condirettrice di Prima comunicazione, nel ruolo di moderatrice. È il vero ultimo piatto forte di una tre giorni senza respiro, che almeno si chiude all’insegna della leggerezza con Lillo a fare il suo show alla festa del Fatto e l’ironia di Mara Maionchi, vis à vis con la critica televisiva Alessanda Comazzi, a parlare di musica e tivù.