C’è grande agitazione nelle stanze vuote di Viale Regina Margherita, quartier generale romano di Enel in ristrutturazione. Si nota in particolare un forte attivismo e presenzialismo di Carlo Tamburi, numero due dietro al dominus Francesco Starace, oggi a capo delle attività italiane dell’utility elettrica.
L’ex Draghi boy punta alle Ferrovie
Nel mirino dell’ex Draghi boy (Tamburi era un giovane funzionario del Tesoro al tempo in cui l’attuale premier ne era il Direttore generale) ci sono le Ferrovie, il cui vertice, nominato dal governo Conte 1, sostenuto da Lega e Movimento 5 stelle, è in scadenza nelle prossime settimane. E se l’esecutivo non deciderà di confermare gli attuali vertici, anche se l’ad Gianfranco Battisti ha dalla sua buone carte per rimanere, Tamburi, il cui fratello Giovanni è un attivissimo e noto investitore con il suo fondo Tip, sa che la società di Piazza della Croce Rossa nei prossimi tre anni sarà la principale piattaforma di investimento del Pnrr, che all’ammodernamento e completamento dell’alta velocità ha riservato ingenti risorse. Perciò non vuole farsi scappare l’occasione.
Per l’ad Starace è Cammisecra l’erede designato
Anche perché sa bene che alla scadenza degli attuali vertici, le sue ambizioni di crescere in Enel, magari prendendo il posto dell’attuale capoazienda, quasi sicuramente andranno deluse. E ciò per due motivi. Prima di tutto per l’età (Tamburi avrà 64 anni) ma anche perché lui non figura tra i pupilli di Starace. Il cui erede designato è senza dubbio il giovane Antonio Cammisecra, da sempre nel colosso elettrico, e oggi a capo di Enel Global Infrastructure and Networks Division.