È stato arrestato dai Carabinieri Pierangelo Pellizzari, il 61enne accusato di aver ucciso la moglie trentenne Rita Amenze il 10 settembre a Noventa Vicentina. L’uomo, da quanto trapela non armato, aveva trascorso la notte in un casolare ed è stato fermato mentre tentava di intrufolarsi nell’abitazione dell’anziana madre a Villaga, a poca distanza dalla casa di via Quargente dove la coppia risiedeva.
Quattro colpi di pistola per un femminicidio
Per uccidere la moglie Rita, Pellizzari ha esploso almeno quattro colpi di pistola, in quello che è stato un vero e proprio agguato. Appena scesa dalla sua auto la vittima, che si apprestava a iniziare il turno di lavoro, è stata avvicinata dal marito, che l’ha colpita quattro volte in rapida sequenze. Secondo quanto emerso da ambienti della Procura, sono stati tre gli spari al volto, più uno alle spalle, esploso dall’alto verso il basso. La vittima ha tentato di ripararsi con le braccia, sfiorate dai proiettili, ma ovviamente non ha avuto scampo. Una volta compiuto il femminicidio, Pierangelo Pellizzari con tutta calma ha infilato la pistola nella giacca, è salito sulla sua jeep e si è allontanato, esplodendo un ultimo colpo in aria per garantirsi la fuga.
Sesto femminicidio in una settimana
Rita Amenze, 30 anni, era arrivata dalla Nigeria in Italia nel 2017, con lo status di rifugiata. Stabilitasi a Noventa Vicentina, dove aveva trovato un’occupazione, aveva poi conosciuto Pellizzari, sposato nel 2018. Il futuro femminicida aveva già alle spalle una condanna per minacce e lesioni inflitte alla ex, per la quale gli era stato revocato il porto d’armi. Disoccupato, l’uomo lavorava solo occasionalmente come operaio edile, mentre riceveva i sussidi che gli consentivano di mantenersi. Solo Rita aveva un impiego regolare nella coppia, che già da qualche mese non condivideva più la stessa casa. Lei era andata via perché non sopportava più le continue liti, diventate più aspre da quando aveva comunicato al marito la volontà di far arrivare in Italia i tre figli, rimasti in Nigeria. Quello di Rita Amenze, uccisa dal marito che non accettava la separazione, è l’ennesimo femminicidio che si consuma in Italia da inizio anno.