L’affossamento al Senato del Ddl Zan, con tanto di cori da stadio in Aula, ha provocato l’immediata reazione di Fedez, da sempre con la moglie Chiara Ferragni in prima linea per l’approvazione della legge contro l’omotransfobia. Il rapper su Twitter ha puntato il dito contro Matteo Renzi. Alla conta del centrosinistra, infatti, mancano 16 voti e il Pd ha accusato Italia viva ritenuta da alcuni responsabile del blocco della legge.
Ddl Zan, Fedez contro Matteo Renzi
«Ma il Renzi che si proclamava paladino dei diritti civili è lo stesso che oggi pare sia volato in Arabia Saudita mentre si affossava il DDL Zan?», ha scritto Fedez. «Per celebrare la libertà di parola organizziamo una partitella a scarabeo con Kim Jong-un? Gran tempismo. Comunque bravi tutti».
Ma il Renzi che si proclamava paladino dei diritti civili è lo stesso che oggi pare sia volato in Arabia Saudita mentre si affossava il DDL Zan?
per celebrare la libertà di parola organizziamo una partitella a scarabeo con Kim Jong-un?
Gran tempismo.
Comunque bravi tutti 👏🏻— Fedez (@Fedez) October 27, 2021
Ddl Zan, Fedez ripubblica su Instagram alcuni interventi leghisti dello scorso luglio sull’omosessualità
Fedez ha rincarato la dose anche su Instagram. Nelle storie ha pubblicato vecchi interventi a Palazzo Madama a dir poco discutibili. Tra cui quello della senatrice leghista Antonella Faggi che durante una discussione proprio sul Ddl Zan lo scorso 21 luglio era arrivata a dire: «Noi siamo come Dio ci ha fatti e dobbiamo accettarci. Non possiamo spingerci oltre, perché altrimenti perderemo il concetto di essere umano. Se Dio ci avesse voluto così molteplici, così diversi, avrebbe fatto in modo che da soli potessimo cambiare il nostro sesso e il nostro modo di fare». Fedez poi ribadisce: «Il Ddl Zan è stato affossato, l’Italia continuerà a essere uno degli ultimi Paesi europei senza una legge contro l’omotransfobia».
La battaglia dei Ferragnez
Fedez aveva criticato duramente l’ostruzionismo della Lega al Ddl Zan già sul palco del Primo Maggio. Il rapper, durante l’esibizione, aveva anche attaccato gli esponenti del Carroccio per le loro posizioni omofobe accusando Rai3 di censura preventiva.
Ddl Zan, l’attacco dei Ferragnez a Renzi lo scorso luglio
Non solo. I Ferragnez erano tornati all’attacco a luglio. all’attacco. Ad accendere l’ultima miccia in quell’occasione era stata Chiara Ferragni che aveva postato una storia in cui commentava in maniera secca – «Che schifo che fate politici» – la “trattativa” in corso tra Italia viva e Lega per modificare il testo di legge. Accusando Matteo Renzi di volerla boicottare. E il senatore di Rignano non era stato in silenzio: «Fa bene Chiara Ferragni a dire quello che pensa», aveva risposto Renzi su Facebook. «Solo che da lei mi aspettavo qualcosa in più di una frasina banale e qualunquista. Dire che i politici fanno schifo è il mediocre ritornello di chi vive di pregiudizi. Se Chiara Ferragni vuole confrontarsi sugli articoli 1, 4, 7 della legge Zan e sugli emendamenti Scalfarotto io ci sono».