Nemiche per la Pelle

Redazione
14/06/2021

La Divina lascerà l'attività agonistica nel 2021, dopo l'Isl di Napoli. Una carriera lunga, costellata di medaglie e rivali. Alcune solo in vasca altre soprattutto fuori. Ecco chi sono.

Nemiche per la Pelle

Dopo 17 anni da dominatrice delle vasche di tutto il mondo Federica Pellegrini ha detto basta: entro il 2021 La Divina si ritirerà dall’attività agonistica, mettendo il punto a una carriera meravigliosa, coronata da due medaglie olimpiche e 19 mondiali, considerando anche quelle in vasca corta. Portabandiera ai Giochi di Rio 2016, ha realizzato 11 record del mondo ed è, senza dubbio, la nuotatrice italiana più forte della storia. Non saranno quelle di Tokyo le sue ultime gare, perché ha anche annunciato di voler partecipare all’International Swimming League di Napoli, in programma fino al 30 settembre.

La sua carriera però non è stata tutta rose e fiori, anzi. Dalle liti con gli allenatori a quelle con federazione e Coni, dall’attenzione ossessiva dell’opinione pubblica alle tante – e spesso ingiustificate – critiche per qualche risultato al di sotto delle aspettative: sin dal suo esordio, nel 2004, ogni mossa di Federica Pellegrini è passata sotto la lente di ingrandimento di giornali e tv, che non hanno risparmiato nessun aspetto della sua vita, sportiva e no. In vasca, la carriera è stata caratterizzata dalle accese rivalità con le altre colleghe. Per alcune la rivalità è rimasta limitata alla piscina, per altre invece la storia è diversa.

Federica Pellegrini e Laure Manaudou

Nei primi anni di carriera la rivale della Divina è stata Laure Manaudou, un’atleta che, fino a quando ha avuto voglia, è stata tra le migliori della sua generazione. Nel 2007, a Melbourne, la francese stabilì il record sui 400 stile libero, poi battuto proprio da Pellegrini agli Europei di Eindhoven nel 2008. Manaudou ha dedicato alla rivale parole durissime nella sua autobiografia Entre les lignes (Tra le righe) pubblicata nel 2014, a un anno dal suo secondo e definitivo ritiro, accusandola di aver rovinato il suo rapporto con Luca Marin, anch’egli nuotatore. Marin e Manaudou erano stati insieme per un po’, nel 2007, e poi l’italiano aveva avuto una storia con Pellegrini: «Non capivo perché Luca ricevesse in continuo suoi sms, per qualsiasi cosa. Lei le scriveva per dirgli dov’era, cosa faceva, dove andava. Quando gli chiesi spiegazioni, mi diceva che erano solo amici». Poi, un giornale scandalistico francese pubblicò una foto in cui Marin e Pellegrini si abbracciavano: «Avevo voglia di vomitare, piangere, urlare e strappare gli occhi a quella bionda che si prendeva gioco di me facendomi grandi sorrisi quando ci vedevamo, per poi coccolarsi il mio ragazzo appena mi voltavo». Parole che non sono piaciute a Federica, che infatti commentò con un tweet piccato: «Bisogna raccontare le storie a 360°, non solo quello che fa più comodo».

La francese e l’italiano sono stati poi protagonisti di una scena da soap opera agli Europei di Debrecen del 2007, con il lancio – a bordo vasca – di un anello in direzione del suo ex fidanzato. Anello che poi, tra l’altro, invece di colpire il diretto interessato è finito dalle parti di Filippo Magnini. Ma non solo, Pellegrini ha poi avuto come allenatore (per tre volte) Philippe Lucas, il tecnico con cui Manaudou ha vinto di più prima di trasferirsi in Italia, proprio per stare più vicina a Luca Marin. Corsi e ricorsi.

Federica Pellegrini e Katie Ledecky

Dopo Manaudou e Pellegrini, nella scena del nuoto mondiale si è imposta all’improvviso Katie Ledecky, neo-maggiorenne di Washington D.C. e tra le migliori atlete del momento. Se a 16 anni l’italiana conquistò l’argento ai Giochi di Atene 2004 nei 200 stile libero, 8 anni dopo la 15enne Ledecky si prese l’oro negli 800. Sin dal suo esordio in vasca, la statunitense ha macinato record su record, e nel 2013, ai Mondiali di Barcellona, vinse l’oro nei 400, 800 e 1500 stile, stessa medaglia anche nella staffetta 4×200.

La prima atleta a battere Ledecky ai Mondiali è stata proprio Federica Pellegrini, nel 2017 a Budapest: nei 200 stile libero l’italiana vinse con 1’54″78, dopo aver inseguito per tutta la gara l’americana e l’australiana Emma McKeon. «Non pensavo di batterla, ho fatto la gara perfetta». Se nel fondo e nel mezzofondo Ledecky ha già stabilito tutti i record del mondo, l’italiana domina ancora nei 200, in cui resiste il primato stabilito ai mondiali di Roma del 2009 (1’52″98).

Federica Pellegrini e Missy Franklin

Una cometa nel cielo del nuoto, Melissa “Missy” Franklin ha vinto sei medaglie olimpiche e 16 mondiali (16 ori in totale) prima di ritirarsi a 23 anni per un problema alla spalla. Precoce come la connazionale Ledecky, a Londra 2012 vinse 5 medaglie d’oro e un bronzo sia nello stile libero che nel dorso.

Ai mondiali di Barcellona del 2013 riuscì anche a strappare il primo posto a Federica Pellegrini, reduce da due ori consecutivi nei 200 stile libero prima dell’arrivo dell’americana: «Non ci fosse stata Federica a spingermi e motivarmi nei 200 stile libero non sarei qui. Sono i grandi rivali che ti trasformano, devi migliorarti se vuoi fare meglio di loro», disse in un’intervista a Repubblica nel 2014. «Per batterla mi sono dovuta sfondare di fatica, tanto che negli ultimi 50 metri ai mondiali ero scoppiata. Ognuno ha il suo destino e si vede che quello di Federica era di crescere in Italia. E di invogliarmi a superarla». Sette anni dopo, però, una è già una ex nuotatrice, l’altra si appresta a gareggiare nella sua quinta Olimpiade.

Federica Pellegrini e Barbora Seemanova

È stata la sua ultima rivale: agli Europei di Budapest, dello scorso maggio, Federica Pellegrini ha sfiorato un’altra impresa nella “sua” gara, i 200 stile libero. A batterla, di soli due centesimi, Barbora Seemanova, classe 200 della Repubblica Ceca già campionessa europea e olimpica, ma a livello giovanile. Quel successo può dare il segno di un passaggio del testimone. Sarà lei, l’ennesima – e forse ultima – rivale dell’italiana? Per scoprirlo non resta che aspettare ancora un mesetto.

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