Diecimila persone nella sola Unione Europea, con l’obiettivo di sviluppare il metaverso. Sono le assunzioni che ha in progetto di fare fare Facebook in un futuro non troppo lontano. Lo scopo come accennato è riuscire a sfruttare al massimo le potenzialità un ambiente virtuale, in cui si può giocare, studiare, comunicare e lavorare. Attività possibili grazie soprattutto all’utilizzo di visori Vr. Una scommessa su cui dal primo momento Mark Zuckerberg ha deciso di puntare forte. L’annuncio arriva nel momento forse più difficile per il colosso del tech, alle prese con le rivelazioni di Frances Haugen, la whistleblower che ha diffuso una serie di dossier interni, distribuendoli al Wall Street Journal e alle autorità americane.
Lo sviluppo del metaverso, un’occasione imperdibile
«Si tratta di un’occasione per creare nuove opportunità sociali ed economiche. E i cittadini europei avranno modo di comprenderlo sin dal primo istante», ha scritto in una nota il numero uno di Menlo Park. Della squadra che si occuperà di ottimizzare al massimo le potenzialità faranno parte, su tutti, ingegneri altamente specializzati. D’altronde: «Investire in Europa offre molti vantaggi, dall’accesso a un ampio mercato fino all’opportunità di confrontarsi e scovare talenti all’interno di università di primo ordine». Anche perché, come spiega Facebook si tratta di un percorso a lungo termine, in cui servirà la collaborazione di tante aziende. «Il metaverso non si costruisce da soli, né dall’oggi al domani».
Gli investimenti nella costruzione del metaverso
Anche per questo il colosso ha già in vestito 50 milioni di dollari, destinati a organizzazioni senza scopo di lucro «che agiscono nella costruzione del metaverso in modo responsabile». Per svilupparsi pienamente, infatti, si calcola che il metaverso avrà bisogno di un periodo compreso tra i dieci e i quindici anni. Resta però una parte di scettici, che ritiene gli investimenti un modo per distogliere l’attenzione sui recenti scandali.