Sei ore di blackout: lunedì 4 ottobre WhatsApp, Facebook e Instagram – tutti servizi di Facebook utilizzati nel mondo da 3,5 miliardi di persone – sono rimasti inaccessibili a livello globale a causa di un malfunzionamento per tornare attivi durante la notte. Si è trattato di una delle più gravi crisi dei servizi di messaggistica e dei social degli ultimi anni. Secondo la società di Menlo Park, che ha escluso un attacco pirata, la causa è da rintracciare in un problema tecnico. L’ultima volta che la piattaforma è andata ko e i tre servizi sono risultati inaccessibili contemporaneamente risale al 2019 quando il down durò 24 ore.
Facebook down: le scuse dell’azienda
La società si è scusata per l’interruzione. «Abbiamo lavorato duramente per ripristinare l’accesso alle nostre app e ai nostri servizi e siamo lieti di annunciare che stanno tornando online ora. Grazie per aver sopportato con noi».
To the huge community of people and businesses around the world who depend on us: we're sorry. We’ve been working hard to restore access to our apps and services and are happy to report they are coming back online now. Thank you for bearing with us.
— Facebook (@Facebook) October 4, 2021
Facebook down: l’interruzione al traffico di rete
Quando ormai la crisi era risolta, Facebook ha pubblicato sul suo blog una breve spiegazione: «Il nostro team di ingegneri ha scoperto che dei cambi di configurazione nei router principali che coordinano il traffico tra i nostri data center hanno provocato problemi che hanno interrotto queste comunicazioni. Questa interruzione al traffico di rete ha avuto un effetto domino sul modo in cui i data center comunicano, e ha portato all’interruzione del servizio». Come spiega il New York Times, il blocco ha causato parecchi problemi anche ai dipendenti di Facebook. Alcuni sono rimasti fuori dagli uffici perché i badge non funzionavano, altri non riuscivano a comunicare né con Workplace (la piattaforma interna di Fb) né con i telefoni aziendali e via mail e così si sono trasferiti su altre piattaforme come LinKedin e Zoom o la chat room di Discord. E, naturalmente Twitter, che ironicamente ha salutato letteralmente tutti.
hello literally everyone
— Twitter (@Twitter) October 4, 2021
Facebook down: l’origine del problema in un data center di Santa Clara
Il centro operativo di sicurezza globale di Facebook ha reso noto che l’interruzione rappresentava «un rischio elevato per le persone, un rischio moderato per le risorse e un rischio alto per la reputazione di Facebook». Sempre il Nyt ha scritto che l’origine del problema sarebbe stata in un data center di Santa Clara (California) dove alcuni tecnici sono intervenuti con un reset manuale.
La whistblower Haugen e le accuse a Facebook
L’interruzione di martedì si è aggiunta alle crescenti difficoltà che sta affrontando Facebook. Per settimane, la società è stata presa di mira da Frances Haugen, ex product manager di Facebook che ha raccolto migliaia di pagine di ricerche interne e passandole ai media, alle autorità di regolamentazione e ai politici rivelando come Facebook fosse a conoscenza dei danni che stava causando compreso il fatto che Instagram danneggiasse le adolescenti.
La versione di di Zuckerberg
Mark Zuckerberg ha replicato alle accuse di Frances Haugen contro i suoi social media, definendole «illogiche».
Il fondatore di Facebook ha assicurato che il gruppo si preoccupa «profondamente di questioni come la sicurezza, il benessere e la salute mentale». «È difficile per noi assistere a una rappresentazione errata del nostro lavoro e delle nostre motivazioni», ha scritto, «penso che molti di voi non riconoscano la falsa immagine della società che è stata dipinta». «Facciamo soldi con le inserzioni e gli inserzionisti continuamente ci dicono che non vogliono che i loro annunci siano vicino a contenuti dannosi o furiosi», ha ribadito. «Non conosco alcuna azienda tech che vuole realizzare prodotti che rendono le persone arrabbiate o depresse. Morale, business e incentivi sui prodotti puntano tutti nella direzione opposta».