Max Verstappen vince sotto la pioggia il Gran Premio del Giappone e si laurea campione del mondo di F1 per la seconda volta consecutiva. Una gara pazza e pericolosa quella andata in scena sul circuito di Suzuka, iniziata normalmente nonostante le condizioni della pista ai limiti della criticità e poi sospesa per due ore, dopo l’incidente del ferrarista Carlos Sainz al terzo giro e la successiva entrata in pista della Safety Car. Alla ripresa, da regolamento, i piloti hanno corso per soli 40 minuti.

L’incidente di Sainz, lo stop, il trattore in pista e la rabbia di Gasly
Nella prima parte della gara, con Verstappen in testa e Leclerc a inseguire, Sainz è andato a muro al terzo giro, portando all’entrata della Safety Car. Dopo altri due giri, la direzione gara ha deciso di mettere bandiera rossa e sospendere la gara per le condizioni troppo critiche della pista. E qui si è verificato qualcosa di clamoroso. Dopo che la gara è stata neutralizzata con bandiera rossa, un trattore è entrato in pista contromano per recuperare la vettura di Sainz, mentre le altre monoposto stavano ancora transitando: Pierre Gasly dell’AlphaTauri, in particolare, ha rischiato l’impatto con il mezzo. Il pilota si è lamentato per quanto accaduto e lo stesso hanno fatto i colleghi, ricordando quanto accaduto nel 2014, sempre a Suzuka. Otto anni fa Jules Bianchi con la sua Marussia uscì di pista e si scontrò con un trattore che si trovava al margine del tracciato per trainare via una Sauber: il pilota francese, grande amico di Gasly, morì dopo nove mesi di coma.
Pierre Gasly isn’t angry because of the crash or the advertising board. He’s angry because he could’ve SERIOUSLY INJURED HIMSELF. Why aren’t commentators talking about this foolishness from race control??? pic.twitter.com/gjY5swvSSg
— deni (@fiagirly) October 9, 2022
Dominio di Verstappen nella gara ridotta, poi il taglio di Leclerc
Dopo due ore di nuovo semaforo verde, per una gara limitata a 40 minuti: tutte le monoposto sono partite con gomme da bagnato estremo, passando dopo pochi giri alle intermedie. Il valzer dei pit-stop non ha variato le prime cinque posizioni: con Verstappen in testa, poi Leclerc, Perez, Ocon e Hamilton. Con l’olandese scappato via, Leclerc è entrato in crisi ed ha subito la rimonta del pilota Red Bull Perez. Nel tentativo di difendere con le unghie e con i denti la seconda posizione, il pilota Ferrari ha tagliato l’ultima chicane all’ultimo giro: a nemmeno due minuti dalla fine del Gran Premio del Giappone, terminato dopo 28 giri invece dei 53 previsti, gli è stata comminata una penalità, che lo ha fatto scivolare sul gradino più basso del podio, consegnando così aritmeticamente il titolo a Verstappen, già campione iridato nel 2021.
Leclerc has been handed a 5-second penalty for cutting the chicane at the end
That means Perez now finishes second, Leclerc drops to third #JapaneseGP #F1 pic.twitter.com/Tj3iQXmYk4
— Formula 1 (@F1) October 9, 2022
«Incredibile, non so che dire. Un’emozione grandissima. Alla fine sono stato contento di aver corso, sarebbe stato un peccato non farlo per la pioggia. È stato difficile guidare in queste condizioni, ma alla fine le gomme intermedie hanno tenuto bene anche un gran numero di giri», ha dichiarato Verstappen al termine della gara. La federazione ha considerato gara intera per aver portato il cronometro al termine delle tre ore da regolamento, anziché basarsi sull’effettivo numero dei giri percorsi, che non hanno raggiunto il 75 per cento di quelli previsti. Quindi il sistema di punteggio è stato considerato intero e non dimezzato.
