Il Gran Premio di Abu Dhabi, in programma domenica 12 dicembre sul circuito di Yas Marina, non solo assegnerà il titolo iridato della Formula 1, per il quale sono in corsa (partono a pari punti) Max Verstappen e Lewis Hamilton. Segnerà anche l’addio definitivo al circus di Kimi Raikkonen (saluta anche il compagno di scuderia Antonio Giovinazzi). 42 anni, durante la sua carriera il pilota finlandese ha corso per Sauber, McLaren, Ferrari (a due riprese), Lotus e Alfa Romeo, collezionando 21 vittorie, 18 pole position e, soprattutto, il titolo mondiale nel 2007 con il Cavallino. L’ultimo della Ferrari. Ecco le 5 vittorie più belle di Iceman, uno dei grandissimi che hanno deciso di dire basta nel 2021.
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— Formula 1 (@F1) September 1, 2021
Gran Premio del Giappone, 2005
Secondo molti, la più grande gara corsa da Raikkonen in Formula 1 è proprio questa. Circuito di Suzuka, mondiale 2005: il finlandese, all’epoca pilota McLaren, scatta dal 17esimo posto in griglia di partenza e in breve risale fino al 12esimo, prima dell’ingresso in pista dalla Safety Car. Alla ripartenza, effettua i rapida successione altri quattro sorpassi. Al giro numero 30 tocca a Schumacher lasciare il passo, con Raikkonen che si ritrova così al quinto posto. Davanti a lui Fisichella, Alonso (già campione del mondo), Button e Webber: li supera tutti, fino al duello finale con l’italiano, che perde la testa della gara finendo largo al penultimo giro. A sfrecciare per primo sotto la bandiera a scacchi è Kimi.
Gran Premio del Brasile, 2007
La gara di Raikkonen a Interlagos, in sé, non è straordinaria. Lo è però la vittoria, per quello che significa: titolo iridato per lui e primo mondiale della Ferrari dalla fine dell’era-Schumi, l’ultimo (non si poteva sapere all’epoca) prima di un lunghissimo digiuno che ancora deve finire. È dal 1986 che tre piloti non si contendono il campionato all’ultimo Gran Premio: ad Hamilton, che ha 4 e 7 punti di vantaggio su Alonso e Raikkonen, basta una gara regolare per laurearsi campione. E invece alla partenza si fa infilare dal finlandese, che poi conquista il primo posto durante il secondo pit-stop, superando il compagno di scuderia Massa. Non lo mollerà. Hamilton chiude al settimo posto, Alonso al terzo: il ferrarista Raikkonen è campione iridato con un punto di vantaggio sui rivali, entrambi piloti McLaren-Mercedes.
Gran Premio del Belgio, 2009
Partito sesto a Spa, Raikkonen compie una grande impresa al volante della F60, vettura che certo non figura tra le migliori progettate a Maranello. Quella in Belgio sarà l’unica vittoria stagionale e l’ultima della sua prima esperienza al Cavallino: eccezionale il primo giro, nel corso del quale Iceman si porta immediatamente al terzo posto, per poi infilare Kubica e mettere nel mirino Fisichella, prima dell’ingresso in pista della Safety Car. A proposito, Mondiale anomalo quello del 2009, vinto da Button su Brawn e la conferma arriva dalla griglia di partenza di Spa: Fisichella, Trulli, Heidfeld davanti a tutti al semaforo verde. Così come a Suzuka nel 2005, Raikkonen sfrutta un errore dell’italiano su Force India e conquista il gradino più alto del podio.
Gran Premio d’Australia, 2013
È lo stesso Raikkonen a aver detto di considerare il GP d’Australia del 2013 come una delle sue migliori gare in carriera. Al ritorno in Formula 1 dopo i due anni di pausa, il finlandese ha ottenuto 15 podi nel biennio con la Lotus (2012-13), con una vittoria a stagione. Il primo anno trionfa ad Abu Dhabi, ma davvero indimenticabile, perché totalmente inaspettato, è il successo raccolto nel primo grand prix della seconda stagione, in quel di Melbourne: Kimi parte settimo, ma grazie a un sapiente uso delle gomme e delle soste (ne fa due invece che tre, come i rivali) riesce a balzare in testa. Davanti a tutti, macina un giro veloce dopo l’altro, chiudendo con 12 secondi di vantaggio sul secondo classificato Alonso.
Gran Premio degli Stati Uniti, 2018
La seconda esperienza in Ferrari è stata più lunga, cinque stagioni contro tre, ma decisamente meno ricca di soddisfazioni: appena una vittoria, ottenuta a Austin nel 2018, che sarà anche l’ultima della sua lunga carriera. Seconda guida prima di Alonso e poi di Vettel, Kimi si guadagna il suo momento di gloria in Texas anche grazie alla partenza dalla prima fila, in virtù di una penalità subita dal compagno di squadra. Grip delle ultrasoft e talento fanno il resto. Raikkonen mette in fila Verstappen, Hamilton e appunto Vettel, fuori dai giochi a causa di un testacoda. Iceman chiuderà il mondiale al terzo posto.