F1, quando il titolo è stato assegnato all’ultima gara

Matteo Innocenti
11/12/2021

Il duello tra Max Verstappen e Lewis Hamilton sul circuto di Abu Dhabi deciderà il Mondiale, in bilico fino all’ultimo nel 2021, come è già successo in altre 29 occasioni.

F1, quando il titolo è stato assegnato all’ultima gara

Il Gran Premio di Abu Dhabi, in programma domenica 12 dicembre sul circuito di Yas Marina, deciderà le sorti del Mondiale di Formula 1: Max Verstappen e Lewis Hamilton scatteranno al semaforo verde appaiati in testa alla classifica iridata. Agli appassionati fa sicuramente piacere un epilogo del genere (anche perché di mezzo non c’è la Ferrari) con la tensione altissima a ogni curva e frenata. Per fortuna, non si tratta di un inedito, anzi: quello del 2021 sarà il 30esimo titolo di F1, su 72 complessivi, assegnato all’ultimo Gran Premio. Diamo uno sguardo ai precedenti, tra finali mozzafiato, scorrettezze e curiosità.

F1, cosa è successo nei Mondiali in bilico fino all’epilogo

Nei 29 precedenti, per 17 volte sono stati due i piloti a giocarsi il titolo iridato all’ultima gara: nei finali thrilling “di coppia”, in 14 casi si è aggiudicato il titolo chi si è presentato in vantaggio sulla griglia di partenza. In questo caso sarebbe Verstappen, che ha vinto una gara in più nel corso del Mondiale 2021. Sono invece 11 i precedenti in cui la corsa finale è stata a tre e in un caso, 2010 con vittoria di Vettel, ha riguardato addirittura quattro piloti. In ogni caso, partire con punti di vantaggio si è rivelato spesso… un vantaggio: in 19 occasioni ha vinto il titolo chi era in testa alla classifica prima dell’ultima tappa, in 7 casi il secondo e in 3 casi il terzo.

F1, solo nel 1974 due piloti a pari punti prima dell’ultima gara

Sono in un’altra occasione due piloti si sono presentati all’ultima gara in vetta alla classifica mondiale a pari punti: correva l’anno 1974 e a contendersi il titolo erano Emerson Fittipaldi (McLaren) e Clay Regazzoni (Ferrari) appaiati in testa. Il Mondiale andò al brasiliano, a cui bastò il quarto posto, mentre il pilota svizzero del Cavallino dovette arrendersi a causa di problemi alle sospensioni, chiudendo undicesimo.

F1, il duello Hamilton-Rosberg

Lewis Hamilton ha vinto due titoli mondiali all’ultima gara, ma ne anche perso uno al tramonto della stagione. La delusione è più recente e risale al 2016: in quest’occasione si è aggiudicato l’ultima gara, sempre il GP di Abu Dhabi, precedendo sul traguardo il compagno di scuderia Nico Rosberg. Che però si è aggiudicato il titolo, essendosi presentato con 12 punti di vantaggio negli Emirati Arabi: chiuderà a 385, contro i 380 del britannico. Hamilton, come detto, ha vinto due volte all’ultima tappa: nel 2014, in una sfida ancora con Rosberg ma in condizioni di partenza e dall’esito opposto, e poi nel 2008.

F1, Massa e quel sorpasso subito da Glock

L’epilogo del Mondiale 2008 è un ricordo davvero doloroso per i tifosi della Ferrari: presentatosi all’ultima gara con 7 punti di svantaggio nei confronti di Hamilton, Felipe Massa ha tagliato per primo il traguardo di Interlagos (proprio nel suo Brasile) ed è stato campione iridato per 38 secondi. Ovvero, fino il sorpasso di Hamilton ai danni di Glock, che ha permesso al pilota britannico di chiudere al quinto posto, permettendogli di racimolare quel punto in più necessario per staccare in classifica Massa (98 a 97), che in caso di arrivo a pari punti avrebbe vinto il titolo (6 gran premi vinti a 5). A proposito di Ferrari, non si può non ricordare il titolo sfuggito a Fernando Alonso ad Abu Dhabi nel 2010: a causa di un errore strategico, lo spagnolo non è andato oltre il settimo posto, mentre Sebastian Vettel con una vittoria ha sorpassato in classifica sia lui che il compagno di scuderia Mark Webber. Stessi protagonisti, finale identico nel 2012 in Brasile: in questo caso a Vettel, forte di 13 punti di vantaggio prima del semaforo verde, è bastato un sesto posto ottenuto dopo una collisione che lo ha scaraventato ultimo, con la sua Red Bull però indenne. Alonso secondo, il futuro ferrarista Vettel campione per 3 punti.

Kimi Raikkone festeggia il titolo nel 2007 (Photo credit should read VANDERLEI ALMEIDA/AFP via Getty Images)

F1, la clamorosa rimonta di Raikkonen nel 2007

Clamoroso l’epilogo del 2007. A due gare dal termine, Hamilton aveva ipotecato il Mondiale, avendo ben 10 punti di vantaggio sul compagno di squadra Alonso e 17 su Kimi Raikkonen della Ferrari, che però è riuscito a compiere un’epica rimonta, con due vittorie nelle ultime due gare, a fronte di un ritiro e un settimo posto del britannico e di un secondo e terzo posto dello spagnolo. Classifica finale: Raikkonen 110, Hamilton e Alonso 109.

F1, le discutibili sterzate di Schumi

Impossibile non citare i Mondiali del 1994 e del 1997, entrambi molto discussi e con protagonista Michael Schumacher. Nel primo caso, il tedesco si presentò in Australia con un punto di vantaggio su Damon Hill. Andato fuori pista al 30esimo giro, rientrò riuscendo a tenere il rivale dietro, fino a che non ci fu un contatto proprio quando l’inglese stava per sorpassarlo. La Benetton di Schumacher si ribaltò, mentre Hill continuò la corsa ma fu costretto a ritirarsi poco: manovra scorretta ma titolo al tedesco. Situazione pressoché identica tre anni dopo, avversario Jacques Villeneuve, che Schumacher urta di proposito per impedire il sorpasso. Schumi nella sabbia e poi squalificato dal campionato, il figlio di Gilles campione su Williams.

Il duello tra Verstappen e Hamilton sul circuto di Abu Dhabi deciderà il Mondiale all'ultima gara, come è già successo in altre 29 occasioni.
Damon Hill e Michael Schumacher (Mike Hewitt/ALLSPORT)

F1, quando Lauda consegnò il titolo a Hunt

Chiudiamo con un altro epilogo celeberrimo, quello del Mondiale 1976, che di fatto non si risolse con un duello in pista. Niki Lauda, reduce dal terribile incidente del Nürburgring, non solo era ancora in corsa per il Mondiale alla vigilia dell’ultima gara: era addirittura in testa alla classifica iridata, con tre punti di vantaggio su James Hunt. Ma per non mettere ancora una volta a repentaglio la sua vita, decise di non correre sotto al diluvio del Fuji, permettendo la rivale britannico di ottenere un terzo posto che gli valse il titolo.