La Scozia sogna l’aggancio all’Inghilterra, Polonia e Spagna vogliono ipotecare i primi due posti del Gruppo D. Lunedì 14 giugno si parte alle 15 nel suggestivo impianto di Hampden Park con la Scozia che affronta la Repubblica Ceca, squadra arcigna e ben organizzata. In serata si giocano le prime due gare del girone D che, sulla carta, vedono favorite la Polonia che affronta la Slovacchia e la Spagna contro una Svezia rimaneggiata per le assenze di Ibrahimovic e Kulusevski.
Europei 2020: le partite in programma oggi 14 giugno
A Glasgow alle 15 si gioca Scozia-Repubblica Ceca
All’Hampden Park di Glasgow, la Scozia affronta la Repubblica Ceca (ore 15). Nel “Wembley” scozzese l’undici di Steven Clarke vuole conquistare i tre punti per presentarsi venerdì sera a Londra a punteggio pieno insieme all’Inghilterra. L’ultima partecipazione della Scozia agli Europei risale al 1996 quando fu eliminata nella fase a gironi. Lo schema di gioco preferito è il 3-4-2-1, con Dikes unico terminale offensivo e Adams e Christie alle sue spalle. Capitan Robertson suonerà la carica, a Mc Tominay il compito di fare da argine in mediana. La spinta dei 17 mila supporter – un terzo della capienza – sarà determinante per fare bottino pieno. La Repubblica Ceca si è piazzata alle spalle dell’Inghilterra nel girone di qualificazione. Poco prolifica in fase realizzativa ma ben organizzata, la compagine guidata da Jaroslaw Silhavy ha buone possibilità di accedere alla fase successiva in quello che si annuncia un gruppo, dove, dato per certo il superamento del turno da parte dell’Inghilterra, le altre tre squadre possono giocarsi l’ultimo posto disponibile e contare anche di classificarsi tra le migliori terze. Tomas Soucek, centrocampista del West Ham, è il gioiellino della rosa. Non sarà il nuovo Nedved ma di Pavel ha la grinta. La Repubblica Ceca si schiera con un 4-2-3-1 con Schick, vecchia conoscenza del calcio italiano, punta centrale e Darida, Jankto (Sampdoria) e Barark (Verona) a centrocampo.
A San Pietroburgo alle 18 si gioca Polonia-Slovacchia
Alle 18 al Saint Petersburg Stadium di San Pietroburgo Polonia e Slovacchia aprono il ciclo di gare del Gruppo D. Ben sette sono gli italiani presenti nella nazionale polacca che parte favorita nella gara che la vede opposta alla Slovacchia. Il 3-4-1-2 disegnato da Paulo Sousa, da gennaio allenatore della nazionale, dovrà fare a meno di Milik, che ha lasciato il ritiro della nazionale a causa di un infortunio ma non è stato sostituito. In attacco c’è la certezza Lewandowski, 41 reti quest’anno in Bundesliga con la maglia del Bayer Monaco e cecchino in nazionale. A centrocampo il napoletano Zielinski farà valere tutta la sua tecnica mentre tra i pali c’è la sicurezza Szczesny della Juventus. Sull’altra sponda la Slovacchia di Pavel Hapal risponde con 4-2-3-1 con Duda unica punta, una mossa un po’ forzata considerato che nel Colonia Duda gioca da centrocampista offensivo. Il difensore dell’Inter Skriniar dirige la difesa mentre a centrocampo saranno schierati Haraslin del Sassuolo e Kucka del Parma.
A Siviglia alle 21 si gioca Spagna-Svezia
L’ultima partita della giornata è Spagna-Svezia (ore 21, Cartuja di Siviglia). Sulla carta le Furie Rosse non dovrebbero faticare troppo contro gli scandinavi, netto il divario di forze in campo. Nel 4-3-3 a trazione anteriore di Luis Enrique le frecce sono Torres, Morata e Moreno mentre al posto di Busquets, risultato positivo al Covid, dovrebbe giocare Fabian Ruiz. In difesa, certa la presenza tra i tre volte campioni d’Europa di Jordi Alba e Laporte. La Svezia dovrà fare a meno di Zlatan Ibrahimovic e di Kulusevski (positivo al Covid). Janne Anderson punterà tutto su Emil Forsberg che ha disputato una eccellente stagione al Lipsia e ha già realizzato nove reti con la maglia svedese. Nel 4-4-2 di Anderson mancano due pedine fondamentali, i giocatori più forti e rappresentativi, e sarà dura per gli italiani Albin Ekdal e Mattis Svenberg cullare sogni di gloria.