L’entusiasmante Italia di Roberto Mancini ha vinto tre gare su tre nel girone, classificandosi al primo posto del raggruppamento A di Euro 2020. Adesso, però, il passato è alle spalle e si comincia a fare sul serio, con le partite a eliminazione diretta. Il tabellone prevede per gli Azzurri la sfida contro l’Austria, seconda nel gruppo C, alle spalle dei Paesi Bassi. L’appuntamento è per sabato 26 giugno, alle 21, nella suggestiva cornice di Wembley.
Austria, le stelle sono Alaba e Arnautović
Ventuno dei 26 elementi della rosa austriaca giocano in Bundesliga, il campionato tedesco. La stella dell’Austria è il capitano David Alaba, difensore (e all’occorrenza centrocampista) che dopo oltre 400 presenze nel Bayern Monaco si è appena trasferito al Real Madrid a parametro zero. Occhio all’attaccante Marko Arnautović, meteora nell’Inter di Mourinho, poi una discreta carriera tra Premier League e Germania, prima del trasferimento in Cina allo Shanghai SIPG. Un suo ritorno in Italia non appare così assurdo e il Bologna sarebbe molto interessato a lui. Ex Inter anche Valentino Lazaro, che dopo la deludente esperienza milanese ha cercato di rilanciare la sua carriera in Germania. Reduce da un brutto infortunio, molto probabilmente contro gli Azzurri non ci sarà. Tra i giocatori più rappresentativi ci sono poi Christoph Baumgartner, centrocampista dell’Hoffenheim, autore del gol-qualificazione contro l’Ucraina, e Martin Hinteregger, esperto difensore dell’Eintracht Francoforte. Dal 2018 il commissario tecnico dell’Austria è Franco Foda, nato in Germania da madre tedesca e padre italiano.
“Wembley is calling” und erstrahlt in unseren Farben! ❤️🇦🇹 Wir haben den Ruf wahrgenommen und sagen: Danke, leuchte uns den Weg zum Achtelfinale und gerne auch darüber hinaus. ⚽️🔥 #AUT #EURO2020 #GemeinsamÖsterreich pic.twitter.com/5ip33wTAdU
— ÖFB – oefb.at (@oefb1904) June 24, 2021
Austria, seconda dietro l’Olanda
L’Austria ha superato il Girone C da seconda classificata (due vittorie e una sconfitta) alle spalle dei Paesi Bassi. Decisivo l’1-0 contro l’Ucraina, che in caso di pareggio sarebbe stata avvantaggiata dal maggior numero di reti segnate. La nazionale di Foda è arrivata a Euro 2020 grazie a un altro secondo posto, ottenuto nel Gruppo G di qualificazione, dove erano state inserite anche Polonia (prima) e Macedonia del Nord (terza), poi ritrovata e battuta a Euro 2020. L’Austria è alla terza partecipazione a una fase finale dell’Europeo. L’esordio risale all’edizione 2008, co-ospitata insieme alla Svizzera, la seconda apparizione al 2016: finora era stata sempre eliminata al primo turno. La qualificazione agli ottavi, quindi, è già un piccolo record.
I precedenti tra Italia e Austria
Italia e Austria si sono affrontate in tutto 37 volte, con un bilancio favorevole agli Azzurri: 17 vittorie, 8 pareggi e 12 sconfitte. L’ultima sfida fra le due nazionali risale al 20 agosto 2008, un’amichevole terminata 2-2. Se parliamo di incontri ufficiali, invece, bisogna tornare al mondiale del 1998, vittoria per 2-1 nel girone, targata Vieri-Baggio. Ancora prima, Italia-Austria era stato l’esordio degli Azzurri al mondiale casalingo del ‘90, 1-0 firmato Totò Schillaci. Le due nazionali si erano affrontate anche in Argentina nel 1978, in una sfida decisa da Paolo Rossi.
Italia-Austria, l’arbitro è Anthony Taylor
L’ottavo di finale tra Italia e Austria è stato affidato al fischietto inglese Anthony Taylor, che sarà coadiuvato dagli assistenti di linea Gary Beswick e Adam Nunn, suoi connazionali. Quarto uomo lo svizzero Sandro Schärer . Al Var l’inglese Stuart Attwell, con Chris Kavanagh e Lee Betts, insieme all’olandese Pol van Boekel.
Austria, in patria domina il Salisburgo
Il campionato austriaco viene disputato dalla stagione 1911/12. La squadra più titolata del Paese è il Rapid Vienna, vincitrice di 32 titoli, seguita dall’Austria Vienna con 24. Il Salisburgo, dal 2005 di proprietà della società di bevande energetiche Red Bull, si è aggiudicato 12 delle ultime 15 edizioni della Bundesliga, vincendo a maggio l’ottavo campionato consecutivo. Ormai una delle Big Three del torneo, è un habitué della Champions League e negli ultimi anni ha lanciato diversi giocatori interessanti, su tutti il fenomeno norvegese Erling Håland, poi acquistato dal Borussia Dortmund. Veste la maglia del Salisburgo anche il capocannoniere della Bundesliga, lo zambiano Patson Daka, autore di 27 reti.