Sono sei le gare in programma nel primo fine settimana di Euro 2020. La giornata di sabato si apre con Galles-Svizzera, le altre due squadre del girone dell’Italia. Alle 18 scendono in campo Danimarca e Finlandia mentre la gara serale è Belgio Russia (Gruppo B). Domenica alle 15 sono di scena Inghilterra e Croazia (Gruppo D), poi si giocheranno Austria-Macedonia e Olanda-Ucraina (Gruppo C).
Il programma di Euro 2020, sabato 12 giugno
Allo stadio Olimpico di Baku, in Azerbaigian, scendono in campo Galles e Svizzera (ore 15). Il Galles è alla sua seconda partecipazione ai campionati Europei dopo quella del 2015. La compagine guidata da Robert Page si affida a Ethan Ampadu e Gareth Bale per sorprendere la Svizzera. Ampadu è un difensore che sa interpretare bene anche il ruolo di centrocampista, mentre l’ex stella del Real Madrid attualmente al Tottenham è il giocatore chiave dell’undici gallese, nonché il capocannoniere della Nazionale con 33 reti.
La Svizzera di Vladimir Pektović – da sette anni sulla panchina elvetica – punta su Xhaka, Shaqiri ed Embolo per insidiare le concorrenti. In campo si schiera con un 3-4-1-2.
Un derby scandinavo con scarse velleità di qualificazione
Il derby scandinavo tra Danimarca-Finlandia si gioca al Parken Stadium di Copenaghen (ore 18). La Danimarca di Kasper Hjulmand ha vinto gli Europei nel 1992. I danesi non si erano qualificati, ma furono ripescati a dieci giorni dall’inizio del torneo dopo l’esclusione della Jugoslavia. L’interista Eriksen detta i tempi di gioco della squadra che ha in Andreas Skov Olsen, attaccante del Bologna, il giocatore più pericoloso. Poco per puntare al passaggio del turno.
Ancor meno ambizioni ha la Finlandia di Markku Kanerva, dal 2015 sulla panchina della nazionale maggiore. I giocatori più rappresentativi sono Teemu Pukki e Fredrik Jensen.
Lukaku contro Dzyuba, sfida di bomber in Belgio-Russia
Belgio-Russia (ore 21) è la gara di cartello della giornata, in programma alla St. Petersburg Arena di San Pietroburgo. Da Lukaku a Mertens, il Belgio può dire la sua per la vittoria finale. In panchina siede Roberto Martinez, che allena la nazionale dal 2016. Dal canto suo, la Russia di Stanislav Cherchesov si affida al bomber dello Spartak Mosca, Aleksandr Sobolev e Artem Dzyuba, possente centravanti dello Zenit.
Il programma di Euro 2020, il programma di domenica 13 giugno
A Wembley va in scena il replay della semifinale dei Mondiali di Russia 2018. Inghilterra-Croazia si gioca alle 15 a Londra. È una gara molto attesa in Inghilterra perché ai Mondiali di Russia 2018 la Croazia superò gli inglesi in semifinale, ai supplementari, con una rete di Mandzukic. Gareth Southgate vuole regalare il primo titolo europeo all’Inghilterra. Nel 4-3-3 dovrebbero trovar posto Foden, Kane e Sterling in attacco, sostenuti da Philips e Mount.
Tra i croati di Zlatko Dalić, l’unica punta sarà Kramaric, con Modric, Rebic e Perisic alle spalle e in mediana Brozovic e Kovacic. È una partita che promette spettacolo con il pubblico di Wembely che non ha certo smaltito l’amarezza dell’eliminazione di tre anni fa.
La classe di Alaba e Pandev in Austria-Macedonia del Nord
Austria-Macedonia del Nord (ore 18) apre il Gruppo C all’Arena Nationala di Bucarest. Nell’undici di Franco Foda, ct tedesco di chiare origini italiane, brilla la stella di David Alaba, che ha lasciato il Bayern Monaco per indossare la casacca del Real Madrid. Arnautovic e Laimer sono due buoni giocatori ma non sufficienti a colmare il gap con Olanda e Ucraina. Stesso discorso per la Macedonia del Nord dove Goran Pandev, 37 anni, è il terminale offensivo supportato da Trickovski, con il napoletano Elmas a sostegno.
Alla Cruijff Arena, va in scena Olanda-Ucraina
Con un comunicato di poche righe, l’Uefa ha comunicato alla federazione ucraina che la nuova maglia con il ricamo della mappa del Paese a cui è stata annessa la Crimea non può essere indossata agli Europei e nelle partite ufficiali.
Alla Cruijff Arena di Amsterdam (ore 21) l’Olanda di Koeman vuole i tre punti e gli osservati speciali in casa “Orange” sono Depay, Weghorst e Wijnaldum.
Nel 4-3-3 del pallone d’oro 2004 Andriy Shevchenko occhi puntati su Malinovskyi e Zubkov, con Yarmolenko possibile sorpresa al posto di Tsygankov.