Il cucchiaio di Pirlo, la finalina di Italia ’90, gli inventori del football: tutto bellissimo. Ma non giriamoci troppo intorno, Italia-Inghilterra, ultimo atto di Euro 2020 è soprattutto la partita di Fantozzi e del suo programma formidabile. Il ragioniere più famoso dello Stivale, dall’anima sampdoriana come il commissario tecnico Roberto Mancini, ne Il secondo tragico Fantozzi, era già pronto per gustarsi una grande classica del calcio internazionale. Per arrivarci nel modo migliore possibile, aveva indossato il suo immancabile pigiama di flanella, si era fatto preparare la frittatona di cipolla per la quale andava pazzo e non vedeva l’ora di stappare la familiare di Peroni gelata. Con contorno, naturalmente, di tifo indiavolato e rutto libero.
Fantozzi costretto a rinunciare alla partita
Poi la telefonata e il gelo che si abbatté sulla casa. Dall’altra parte della cornetta l’inseparabile Filini spiegava che avrebbero dovuto sbrigarsi, perché il professor Guidobaldo Maria Ricciardelli aveva previsto per quella sera l’ennesima proiezione di un altro classico, questa volta cinematografico: La corazzata Potëmkin. Fantozzi, distrutto, inconsolabile e rassegnato, uscì di casa, ascoltando il match di Wembley alla radio. Lungo il tragitto, sconvolto dal ritmo incalzante della cronaca, alzò il freno a mano, si arrampicò su un muro e sfondò il vetro di una finestra: «Scusi, chi ha fatto palo?». Nessuna risposta, ma un pugno diretto in faccia.
Non finisce qui, raggiunto il luogo della proiezione ad attendere i dipendenti, una meticolosa perquisizione: nessun oggetto in grado di riprodurre il match sarebbe stato ammesso all’interno della sala. Le guardie così riempirono un banchetto di apparecchi elettronici. Tra televisori nascosti sotto la pelliccia, radio in bocca e antenne che spuntavano dalle giacche, scampare ai controlli era praticamente impossibile. Tranne che per Fantozzi, che, colto di sorpresa, consegnerà spontaneamente la radiolina.
Con il buio a scendere sulla sala, le voci cominciarono a rincorrersi frenetiche: «Si diceva che l’Italia stesse vincendo 20 a 0 e che avesse segnato anche Zoff, di testa su calcio d’angolo». Bhé non andrà esattamente così, ma se volete scoprirlo non vi resta che guardare la pellicola o, in alternativa, aspettare domenica.