«Mi piacciono gli italiani, vanno alla guerra come fosse una partita di calcio e vanno a una partita di calcio come fosse la guerra». Nel breviario delle citazioni buone per ogni occasione, questa di Sir Winston Churchill è stata, è e sarà la più gettonata davanti a una partita. Se poi la sfida è tra Italia e Inghilterra, il teatro è Wembley e in gioco c’è la finale di un Europeo, allora non c’è gara. A parte il disprezzo del primo ministro britannico per la stirpe italica, sempre espresso con sarcasmo e ironia (ce ne disse anche di peggio, ma guai a toccare il calcio), tra i due Paesi non esiste una smaccata antipatia e nemmeno una storica rivalità. Insomma gli inglesi non sono i tedeschi o i francesi, e negli annali del pallone non compaiono testate. Ci fu, come ricorda il giornalista Giuseppe Pastore, una «gustosa legnata» dell’attuale ct dell’Inghilterra Gareth Southgate a Enrico Chiesa, papà di Federico nel lontano 1997. Così per molti italiani, la partita Italia Inghilterra più memorabile resta quella del ragionier Ugo Fantozzi, rovinata da La corazzata Potëmkin. Con frittatona di cipolle, familiare di Peroni gelata, rutto libero: «Pina, il pepe!».
Entriamo subito in clima #InghilterraItalia con questa gustosa legnata dell'attuale ct dell'Inghilterra al papà di Federico #Chiesa, da Italia-Inghilterra 0-0 dell'11 ottobre 1997. pic.twitter.com/p5tXxzkKP1
— Giuseppe Pastore (@gippu1) July 7, 2021
Non toccateci il cibo
Se gli inglesi non sono i belgi, oggetto di sfottò da parte di mezza Europa, vero è che su una cosa proprio non brillano: la cucina. Non ce ne voglia lo chef stellato e televisivo Gordon Ramsay. Da It’s coming home, intesa la coppa, motto evocato dagli inglesi nel torneo – anche se il portiere danese Kasper Schmeichel ha ricordato loro che gli Europei non li hanno mai vinti – a It’s cooking home il passo è brevissimo.
Kasper Schmeichel gela i giornalisti inglesi: "It's coming home? Quand'è che avete vinto la Coppa?" 💣🏴🆚🇩🇰 pic.twitter.com/zuOqFXJdSP
— Goal Italia (@GoalItalia) July 7, 2021
Se poi da Albione si permettono anche solo di nominare il cibo italiano allora apriti cielo. Ne è consapevole il Daily Star che usa una pizza con l’ananas come criptonite per gli Azzurri: “Basta mostrarla a un italiano per metterlo fuori gioco” si legge in prima pagina il 10 luglio.

E di cucina italiana ha parlato su Twitter Sam Bowman, Senior Fellow del neoliberista Adams Smith Institute, uno dei più famosi think tank del Paese. Ai suoi quasi 36 mila follower, con una certa ingenuità, ha chiesto: «Quali sono i migliori esempi di cibi classici italiani che sono stati modificati (e probabilmente migliorati) dalle culture anglofone?».
What are the best examples of classic Italian foods that have been modified (and arguably improved) by English-speaking cultures? Eg, Domino's Pizza, spaghetti with meatballs, etc.
— Sam Bowman (@s8mb) July 8, 2021
Ora, passi il “modificati” (anche geneticamente verrebbe da dire) ma “migliorati”? Davvero? Le risposte sono da brividi. «Ho mangiato pasta con pollo e pomodoro a Sainsbury per 2 sterline e 30. Molto meglio della spazzatura che ho mangiato a Firenze. Ugly city», attacca un utente. Brutta. Firenze. Sicuro? Ma soprattutto dove diavolo può aver mangiato pasta col pollo e pomodori? Fuori i nomi, ne va della nostra dignità. Va detto che il suddetto è stato blastato a sufficienza da una buona fetta di compatrioti scesi in campo per difendere la culla del Rinascimento.
C’è poi chi dà lezioni: «In Italia sembra che abbiano l’abitudine di tirare fuori la pasta dall’acqua prima che sia completamente cotta e morbida. Immagino che non siano perfezionisti sul cibo come lo siamo noi», fa notare un altro. Al dente, si chiama al dente. E la pasta non è il pudding. Remember it. Qualcuno lascia parlare le immagini: un piatto (splatter) di Spaghetti alla Nutella. What else? Anche se ha tutta l’aria di essere una provocazione.
— Tom Moylan (@moylato) July 8, 2021
Non solo modificate, ma modificate due volte. Come il Chicken Parmo: una specialità non identificata che dovrebbe essere una rivisitazione del pollo alla parmigiana, già piatto della diaspora.
The Chicken Parmo — anglicized twice! Pollo alla parmigiana is itself a diaspora dish, based on melanzane alla Parmigiana and cotoletta. The Teeside Parmo swaps béchamel for the mozzarella, and cheddar for the parmesan. pic.twitter.com/cswPcfWHLr
— Baghwallah 🇬🇧 🇮🇸 🇱🇮 🇳🇴🇨🇭 (@baghwallah) July 8, 2021
Un appunto dagli inglesi arriva sul caffè. Quello «servito nella maggior parte dei Paesi anglofoni, almeno nei bar eleganti, è meglio di quello italiano». Visione sconsigliata ai napoletani. Un altro miglioramento brit? «Gli spaghetti sono troppo lunghi e raffreddarli è una rottura di scatole». Questi macaroni sono per Shang un grande passo avanti. Forse per lei, sicuramente non per l’umanità.
Spaghetti is too long and it makes it a pain in the ass to cool. Pot sized Spaghetti is a major improvement. pic.twitter.com/4kt5ZMdoCH
— Shang Yang Gang (@mia_antifa) July 8, 2021
Spaghetti alla bolognese creature mitiche
Restando alla pasta, un tale Charlie ammette che sì, quella fresca è imbattibile. Ma vuoi mettere il rapporto qualità prezzo degli spaghetti alla bolognese in scatola? A proposito: gli spaghetti alla bolognese NON ESISTONO in natura. Alla peggio sono proposti nei menu turistici di qualche ristorante acchiappa stranieri.
pasta cooked fresh is great and all but i can't think of anything that combines tastiness with convenience better than tinned spaghetti bolognese pic.twitter.com/jZnkKgeDbT
— Charlie Haynes (@charliehtweets) July 8, 2021
Non solo gusto, anche modalità di consumazione. Un consiglio da Oltremanica: mangiare gli spaghetti con le forbici.
that guy who eats spaghetti with scissors pic.twitter.com/dTzy3tSmMH
— James Felton (@JimMFelton) July 8, 2021
Fettuccine Alfredo, come rovinare la poesia
Che dire poi della pasta Alfredo con pollo? Un’offesa bella e buona alle Fettuccine Afredo inventate da Alfredo Di Lelio nel 1908 nella sua trattoria in Piazza Rosa a Roma. Uno dei piatti più amati negli States dove fu portato dai divi di Hollywood Douglas Fairbanks e Mary Pickford che le avevano gustate nel locale sempre di Alfredo di Via della Scrofa. Bene ecco come rovinare la poesia.
Great question Sam. I’ve found that the chicken Alfredo pasta from Olive Garden is a perfect example. I even said at my last visit: “This is better than Italy!” You don’t even get unlimited breadsticks in Rome. pic.twitter.com/9Lz6GBQ0G2
— Ned Donovan | فارس دونوفان (@Ned_Donovan) July 8, 2021
Pizza congelata o all’inglese
Al di là della Manica paiono apprezzare anche la “salsa alla marinara” della Heinz: «Costa poco ed è molto più gustosa di quella roba che gli italiani si ostinano a preparare da zero». Amen. Anche la pizza, patrimonio nazionale, è messa in discussione: «Ogni pizza congelata è meglio di una pizza italiana fresca». Questa nella foto pare anche essere dolce.
I think it's probably this one, but realistically any frozen pizza is going to be better than a fresh Italian one. pic.twitter.com/9o6rY7Dhc4
— Toby Holland (@tobyfholland) July 8, 2021
Per i coraggiosi ci sarebbe anche la British pizza ben farcita di fagioli in umido. Un tripudio di gusto.
Authentic British pizza? pic.twitter.com/kYeMQwRJv0
— LaoWyatt.net🌐 (@Wyman856) July 8, 2021
No, il Lasagna Sandwich no
Vogliamo chiudere questa rassegna degli orrori con il Lasagna Sandwich. Più che l’incontro, lo scontro, tra una delle specialità più amate d’Italia e lo snack inglese per eccellenza. Peggio di così, sinceramente, si può solo perdere la finale.
The Tesco Lasagne sandwich pic.twitter.com/YM5rBEOXLB
— Tom “It’s Coming Home” Spencer (@TomJackSpencer) July 8, 2021