Euphoria, Chloe Cherry parla della sua vita e del personaggio di Faye

Camilla Curcio
22/02/2022

Dall'infanzia in una comunità Amish al lavoro nel cinema hard. Fino al successo con Euphoria. L'attrice ha raccontato a Variety il suo passato, gli obiettivi futuri e cosa la avvicina al personaggio di Faye.

Euphoria, Chloe Cherry parla della sua vita e del personaggio di Faye

L’hanno definita la Skins della Generazione Z. Il manifesto del teen drama, crudo, senza filtri e votato al realismo. Una delle serie di punta della nuova stagione televisiva che, tra intrecci drammatici e trame controverse, tiene incollati milioni di spettatori nel mondo. Più che la parabola ascendente di un serial di successo, quella di Euphoria è la storia di un fenomeno culturale capace di spiccare in un genere che, negli ultimi tempi, rischiava di diventare inflazionato. Tutto merito del lavoro del regista Sam Levinson e di personaggi come quello interpretato dall’attrice Chloe Cherry. Che, dall’infanzia nella comunità Amish ai primi lavori nell’industria cinematografica per adulti, è approdata sul set per indossare i panni di Faye, giovane ragazza con seri problemi di droga e dipendenza affettiva.

Chloe Cherry, dagli Amish al cinema hard fino a Euphoria

«Questo show è stato in grado di creare un mondo parallelo mai visto prima, un vero e proprio paese delle meraviglie. E sono così contenta di poter prendere parte a un progetto di questo tipo, lavorare in un contesto del genere è davvero straordinario», ha raccontato Cherry in una recente intervista a Variety. La sua è una storia particolare, che parte da Lancaster, capitale della comunità Amish negli Stati Uniti e arriva a Euphoria, passando per una serie di ruoli nel cinema porno. «A 18 anni sono andata via di casa e non mi sono più guardata indietro», ha sottolineato. «Ho mosso i primi passi nel mondo della recitazione con le pellicole per adulti. Quello che mi ha spinto a lanciarmi è stata, probabilmente, la libertà d’espressione che quel mestiere mi regalava, qualcosa di cui mi sono sentita privata per troppo tempo». Si dice che sia stato proprio uno di questi film hard a convincere Levinson a convocarla per il provino che le ha fatto ottenere il ruolo di Faye e il riconoscimento da parte di pubblico e critica.

L'attrice di Euphoria Chloe Cherry si è raccontata a Variety
Chloe Cherry in una scena della serie (Twitter)

La personalità nascosta e lo stile vintage di Faye

Inizialmente costretta in una parte di contorno, fatta di apparente superficialità e poca consistenza, negli episodi di questa seconda stagione la personalità e il vissuto di Cherry conquistano il centro dell’attenzione. «Non mi sono mai riconosciuta così tanto in un personaggio. È dolce, adora i suoi amici, disponibile», ha dichiarato l’attrice. «Il passato non è stato così clemente con lei e forse è proprio per questo che, di primo impatto, può apparire dura e spaventosa ma non lo è affatto. Ovviamente la dipendenza da eroina rende tutto più complicato ma penso che, tra le mille difficoltà che vive, desideri sinceramente trovare un modo per migliorare la sua situazione». Oltre che per il racconto di cui si fa portavoce, Faye è riuscita a catturare l’attenzione anche per il suo stile, un perfetto mix tra estetica Y2K e capi iperfemminili. «I suoi outfit sono davvero carini, mi piace molto indossarli», ha puntualizzato, «sono colorati, a tratti fiabeschi, ma mai piatti. È una ragazza con un gusto davvero cool».

L'attrice di Euphoria Chloe Cherry si è raccontata a Variety
Chloe Cherry in una scena della serie (Twitter)

Vivere lo show da fan e gli obiettivi per il futuro

Recitare in una serie di cui si era innamorata da fan è stato per lei un traguardo: «Ero davvero un’appassionata, non scherzo. In genere, non mi ossessiono così tanto con i serial e gli attori. Invece, con Euphoria, ho letteralmente seguito gli account social di chiunque e, quando mi sono ritrovata in mezzo a loro, ho capito che sarebbe stata un’esperienza memorabile». E, soprattutto, il trampolino di lancio per una carriera che ha tutte le carte in regola per andare lontano, spaziando dal dramma alla commedia, fino all’horror: «Vorrei provare a fare un po’ di tutto. Che è poi, alla fine, quel che sto facendo in Euphoria: a tratti sono comica, a tratti sono inquietante. Voglio che lo spettatore non abbia mai un’idea precisa sul mio personaggio, punto a questo da attrice».

Il lato oscuro della fama

Avere a che fare con l’esposizione mediatica che uno show del genere può regalare non è affatto semplice. Soprattutto quando qualsiasi cosa diventa oggetto di giudizio perfino l’aspetto fisico. «Diciamo che, grazie alle risposte positive che ho raccolto e sto raccogliendo, riesco a gestire tutto in maniera più o meno equilibrata. È piacevole sentirsi amata da così tante persone», ha aggiunto. «Tuttavia, come ogni cosa, esiste il rovescio della medaglia. Persone, titoli di giornale, utenti sul web che parlano in maniera ben poco gentile del mio viso o delle mie labbra grosse. Non capisco cosa li spinga ad aprire conversazioni del genere, lo trovo davvero surreale perché, quando mi guardo, non vedo davvero nulla di strano in me».  Sul futuro di Faye non può ancora pronunciarsi ma le piacerebbe molto venisse approfondita, nella terza stagione, la sua dinamica con Rue, la protagonista interpretata da Zendaya. «Penso abbiano due storie che, per quanto differenti, possano compenetrarsi, facendo sì che l’una impari qualcosa di prezioso dall’altra. In più, Rue è una ragazza aperta, che non si lascia trascinare dai pregiudizi ed è proprio la figura di cui Faye avrebbe bisogno».

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