Tallinn, licenziato il direttore del teatro russo: ha paragonato i russi in Estonia agli ebrei perseguitati

Redazione
14/09/2022

La direzione ha spiegato che a pesare non sono state le sue opinioni ma la forma utilizzata nell'esprimerle che getta discredito sull'istituzione.

Tallinn, licenziato il direttore del teatro russo: ha paragonato i russi in Estonia agli ebrei perseguitati

La direzione del Teatro Russo in Estonia ha licenziato il direttore artistico Philip Los a causa di un post in cui criticava l’atteggiamento nei confronti dei russi residenti nel Paese baltico, lo scrive Meduza citando la ERR estone.

Los ha paragonato i cittadini russi che vivono in Estonia agli ebrei durante la Seconda guerra mondiale

A fine agosto, Los sui social aveva paragonato la situazione dei cittadini russi che vivono in Estonia con quella degli ebrei durante la Seconda Guerra mondiale. «Sotto i brindisi festosi per il supporto armato all’Ucraina e per la vittoria del Bene sul Male, la russofobia marcia e squallida è improvvisamente strisciata fuori da ogni crepa». Secondo Los, poi, questo spirito di vendetta calpesta «tutte le libertà e i diritti dei cittadini della Federazione Russa».

Licenziato non per le sue opinioni ma per come sono state espresse

La regista Svetlana Yanchek, direttrice del teatro, ha spiegato che Los con queste uscite ha danneggiato la reputazione dell’ente e per questo è stato licenziato. Quindi secondo Yanchek Los non è stato cacciato per la sua opinione ma per come l’ha espressa. Il direttore dal canto suo ha annunciato che impugnerà il licenziamento in tribunale. Philip Los è direttore artistico del Teatro Russo dal 2017. Il suo contratto è scaduto lo scorso 5 settembre. Ora da regista stava lavorando alla messa in scena di due spettacoli.

La storia del teatro russo di Tallinn

A Tallinn dalla fine del XIX secolo esiste una piccola compagnia teatrale in lingua russa, cresciuta dopo la Rivoluzione russa quando molti attori fuggirono dal proprio Paese. Il primo teatro permanente venne allestito nella Capitale estone solo nel 1948. Durante l’occupazione sovietica del Paese era uno dei tanti teatri in lingua russa dell’Urss. Da quando l’Estonia ha riconquistato l’indipendenza mette in scena oltre a grandi classici russi – da Anton Cechov ad Alexander Griboyedov – anche opere nazionali in collaborazione con registi estoni.

Il pugno duro dell’Estonia contro la Russia

La posizione dell’Estonia nei confronti della Russia dopo l‘invasione dell’Ucraina è tra le più dure d’Europa. Subito dopo l’aggressione di Mosca, Tallinn ha sospeso il rilascio dei visti turistici ai cittadini della Federazione limitando anche i permessi di soggiorno. Il 19 settembre è entrato in vigore il divieto di ingresso nel Paese con visti di breve durata, eccezion fatta per chi deve fare visita ai parenti più stretti.