Dare alle persone il giusto penso

la peau douce
16/08/2021

LA POSTA AL CUORE. In estate infondiamo l'idea si spossarcela un mordo. Ma resta incomprensibile perché agli affetti scriviamo di voler passare del tempo con loro, se poi desideriamo, invece, che le lancette non scorrano mai.

Dare alle persone il giusto penso

L’estate è una vecchia cartolina bugiarda con gli angoli mangiati, su cui firmi di sguincio per dar l’idea di spassartela un mondo, di spossartela, un mordo. Incomprensibile perché si dica «vorrei passare un po’ di tempo con te» se invece vorrei che il tempo non passasse, neanche un po’, con te. I momenti migliori son pieni di cosce e d’incoscienza. Poveri quelli che non hanno mai bisogno di nessuno perché non saranno ricchi, mai.

Una vita fa, Bologna, osteria, scrissi di getto su tovagliolo di carta questo palindromo intitolato Il vecchio comunista, lo donai al nonno di un amico che mi sedeva accanto, lui rise e disse «sei magica, ragazza». Eccolo: «Agro, sì, rossa parola, minavo i giovani ma l’ora passò: risorga». Ci portiamo appresso la nostalgia come il cane che avevamo da bambini, senza guinzaglio.
Dare alle persone il giusto penso.