Esplosione a Nuoro, Marilena e Guglielmo morti nel sonno: proclamato lutto cittadino
I vigili del fuoco hanno estratto i corpi senza vita di Marilena Ibba, 57enne, e del marito Giugliemo Zedda, 59 anni, entrambi rimasti intrappolati sotto le macerie per più di otto ore.
Morti i due coniugi inizialmente dati per dispersi dopo l’esplosione della villetta in provincia di Nuoro, nella periferia di Tiana. I vigili del fuoco hanno estratto i corpi rimasti bloccati per otto ore sotto le macerie. Le vittime sono Marilena Ibba, 57 anni, e suo marito Guglielmo Zedda, 59 anni.
Esplosione a Nuoro: morti i coniugi dati per dispersi
Sono morti i due coniugi dati per dispersi a seguito dell’esplosione della villetta in provincia di Nuoro, nella periferia di Tiana. I vigili del fuoco hanno estratto i corpi senza vita di Marilena Ibba, 57enne, e del marito Giugliemo Zedda, 59 anni, entrambi rimasti intrappolati sotto le macerie per più di otto ore. I soccorritori hanno invece salvato altre due persone, sempre presenti nella palazzina al momento dello scoppio, che sono vive seppur in gravi condizioni di salute. Si tratta dei genitori di Marilena Ibba: la coppia di anziani Eugenia Madeddu e Duccio Ibba. L’uomo di 90 anni, inizialmente trasferito a Cagliari in elicottero, è stato poi trasportato in condizioni disperate con l’elisoccorso al centro grandi ustionati di Sassari. Egli presenta gravi ustioni in tutte le parti del corpo.
🔴 #Nuoro, crollo abitazione: prosegue l’intervento dei #vigilidelfuoco a Tiana, squadre e #cinofili alla ricerca tra le macerie di due possibili dispersi. Operazioni in corso [#8novembre 11:30] pic.twitter.com/elqGT5kdBY
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) November 8, 2022
Le ipotesi sulle cause dello scoppio
Secondo le prime ricostruzioni, lo scoppio sarebbe stato causato da una fuga di gas. I vigili del fuoco del comando provinciale di Nuoro e della stazione di Sorgono hanno utilizzato tre ruspe per rimuovere i detriti, nel tentativo di estrarre ancora vivi i due dispersi, intrappolati sotto le macerie. Le due vittime vivevano al piano superiore della palazzina ed erano in casa quando, intorno alle 7.45, la palazzina è collassata su se stessa. Si è salvato, invece, il figlio della coppia, studente fuori sede che non era presente al momento dell’esplosione. Sul posto numerosi compaesani hanno partecipato alle ricerche, compreso il sindaco Pietro Zedda.

